lunedì 24 giugno 2013

G8 GENOVA



G8 GENOVA: MARINA, ALBERTO E GIMMY SIAMO NOI


Articolo di Luciano Muhlbauer, pubblicato su il Manifesto il 20 giugno 2013.


Con la sentenza definitiva su Bolzaneto si è concluso anche l’ultimo dei grandi processi simbolo sul G8 del 2001. Sarebbe dunque tempo di bilanci e di qualche ragionamento, ma in giro sembra esserci poca voglia di farlo. Anzi, paragonato al clamore mediatico che un anno fa aveva accompagnato la sentenza Diaz, quella su Bolzaneto è passata praticamente inosservata.
Nulla di sorprendente, in fondo, perché tutti sapevamo che quella sentenza non avrebbe aggiunto nulla di nuovo. E poi, sono passati parecchi anni, quel movimento non c’è più e i tempi sono cambiati. Tutto comprensibile, per carità, eppure c’è qualcosa che non quadra, che stona terribilmente.
Già, perché alla fin della fiera, dopo tante sentenze e l’accertamento di un numero impressionante di gravi reati contro la persona, gli unici che stanno in galera, peraltro con pene allucinanti fino a 14 anni, sono alcuni manifestanti di allora, presi a casaccio e colpevoli esclusivamente di aver danneggiato delle cose. Si chiamano Marina, Alberto e Gimmy.

domenica 23 giugno 2013

IN MERITO ALLE MISSIONI DI PACE



Consiglio comunale del 10 giugno 20013

Intervento di Anita Sonego Capogruppo Sinistra per Pisapia - Federazione della Sinistra

Signor Presidente, Lei ci ha invitato poco fa ad un minuto di silenzio per ricordare la morte di Giuseppe La Rosa, un soldato italiano di 33 anni morto due giorni fa in Afghanistan.
In quel minuto ho pensato all’assurdità (per non dire inutilità) di questa ennesima morte.
Ricordo che è il 53° soldato italiano morto durante una guerra (chiamata missione di pace) fatta in nome di alleanze internazionali in assoluto contrasto con l’articolo 11 della Costituzione Italiana.
Ricordiamo tutti che quella guerra è stata la risposta all’11 settembre 2001 e che con il pretesto di dare la caccia a Bin Laden si è creata una forza di invasione di un paese straniero che non ci ha mai minacciato.

sabato 22 giugno 2013

DECRESCITA INFELICE



La decrescita infelice

 In questi ultimi anni abbaimo assistito alla messa in pratica della decrescita infelice:  per far decrescere lo spread decresce il potere di acquisto di salari e pensioni decrescono i posti di lavoro in generale  ma in particolar modo per i giovani, decresce il lavoro stabile decresce la possibilità di andare in pensione, decresce lo stato sociale (sanità, servizi , assistenza ecc.)
Può diminuire la produzione ma aumentare la produttività
Senza la messa in discussione dell’accumulo del capitale e del profitto la crescita felice, pur lodevole nei suoi proponimenti , resta una pura illusione se non peggio
Se noi posiamo disquisire sulla decrescita dobbiamo prendere atto che questo vale solo per noi mentre i paesi sottosviluppati ambiscono a una crescita che li porti fuori dalla fame e dalle malattie ad una vita dignitosa 

lunedì 17 giugno 2013

SI SCIOGLIE L'AREA SINDACALE " LA CGIL CHE VOGLIAMO"

17/6 Sciolta l'area 'la CGIL che vogliamo'    

Redazione Rete28

Nella riunione di coordinamento nazionale della scorsa settimana è stato deciso lo scioglimento dell'area 'la CGIL che vogliamo'.  L'area di minoranza congressuale da tempo era totalmente inattiva e la Rete 28 aprile si era ricostituita proprio per reagire a questa situazione... Ora la decisione di sciogliere formalmente la minoranza è coerente con la scelta di sostenere il terribile accordo sulla rappresentanza a del 31 maggio e di concordare con Susanna Camusso di fare il congresso sulla stessa posizione.. Decisiva per queste scelte è stata la progressiva involuzione delle posizioni del gruppo dirigente Fiom, oramai in totale sintonia con quelle del gruppo dirigente CGIL e totalmente rientrate nel contesto politico del centrosinistra. A questo punto la nuova maggioranza  che governa la CGIL è la maggioranza Camusso - Landini, alla quale intendiamo opporci con rigore e coerenza....

rete28aprile