lunedì 8 maggio 2017

"L'Italia, una repubblica fondata sul lavoro. E allora perché il presidente non è un'operaio?"



"L'Italia, una repubblica fondata sul lavoro. E allora perché il presidente non è un'operaio?". Un breve e illuminante scritto di Ivar Oddone

Gianni Marchetto, ex operaio Fiat, sindacalista della Fiom, oggi ricercatore sociale e blogger, ci ha inviato questa lucida e sintetica, e aggiungerei illuminante, riflessione di Ivar Oddone su lavoro e costituzione. 

1° MAGGIO - Art. 1 L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Punto. Che cosa vuol dire?
1. E' una domanda sul fatto che la società italiana attuale deve far rispettare l’art.1?
2. Che cosa chiede e a chi di fare rispetto a quell’articolo?
3. Votare per chi sostiene Marchionne è compatibile con l’articolo 1 della costituzione italiana?
4. Quale tipo di società è compatibile con l’articolo 1?

Effetto Jobs Act: i disoccupati over 50 superano gli under 24



Effetto Jobs Act: i disoccupati over 50 superano gli under 24
Governo (Poletti) e Pd (Renzi) celebrano per l’aumento dell’occupazione giovanile. Cgil: «Gli scostamenti decimali non incidono sulla stagnazione del mercato». Continua il crollo delle partite Iva e la crisi tra i lavoratori 35-49enni
A marzo i disoccupati con più di 50 anni hanno superato il numero dei disoccupati giovani tra i 15 e i 24 anni. In questo mese i primi erano 567 mila a fronte dei 524 mila tra chi ha meno di 25 anni. Tra febbraio e marzo 2017 i disoccupati «anziani» sono aumentati di 59 mila unità, 103 mila in più rispetto a marzo 2016. Ciò ha portato il tasso di disoccupazione ad aumentare al 6,7%, il livello più alto da novembre 2014 in questa fascia di età. Per l’Istat è la prima volta che accade dall’inizio delle serie storiche mensili (2004). Nelle classifiche del lavoro precarizzato e povero in Italia, questo storico sorpasso sembra essere dovuto principalmente alla fine della mobilità e alla riduzione temporale degli ammortizzatori sociali decisi dal Jobs Act

"La invisibile forza lavoro negli appalti"



"La invisibile forza lavoro negli appalti". Il domenicale di Controlacrisi, a cura di Federico Giusti
Una recente sentenza a tutela delle lavoratrici e i lavoratori nei cambi di appalto.
Lo scorso 28 aprile 2017, il Tribunale di Padova ha emesso una ordinanza importante a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori ed applica nella fattispecie l'art. 29 comma 3 dlgs 276/2003 come modificato dalla legge 122/2016, secondo cui l'assunzione di personale in occasione del cambio di appalto può configurare un trasferimento di azienda o ramo di azienda. In caso di trasferimento di azienda, l'art. 2112 codice civile impone il passaggio ope legis del personale da cedente a cessionario con conservazione dei diritti (quindi niente trattative al ribasso per intenderci).
Si può configurare trasferimento di azienda anche nel cambio di appalto che si realizzi mediante la mera assunzione di personale prescindendo dall'acquisizione di mezzi ove tale contingente di personale sia stabilmente organizzato e dotato di specifiche abilità e mantenga, con il cambio di appalto, la sua consistenza e attitudine a produrre determinati beni e servizi.

mercoledì 3 maggio 2017

«Il Pd è come Forza Italia. Sono crollati tutti i riferimenti»



«Il Pd è come Forza Italia. Sono crollati tutti i riferimenti». Parla Maurizio Acerbo, nuovo segretario di Rif. Com.

Pubblicato il 26 apr 2017
di Francesco Postorino 
Come giustificare un’intervista politica all’interno di una rubrica essenzialmente filosofica che si occupa di modernità, nichilismo e morte di dio? In un certo senso giunge in mio soccorso il nuovo segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, il quale lascia intendere in poche battute che il Partito democratico è l’esito di un processo degenerativo fondato sul nulla.

Il riformismo postmoderno, infatti, ha smarrito la bussola, ha ucciso i principi, e realizza di continuo politiche suicide o depressive a scapito degli ultimi, dei senza nome, di chi subisce gli effetti nocivi del turbo-capitalismo. I campioni della competitività e i molteplici adulatori della Third Way hanno voltato le spalle ai protagonisti del disagio. Servirebbe pertanto una sinistra degna del nome, che torni ai fondamentali e ricominci a parlare di giustizia sociale, di libertà autentiche e di spirito di emancipazione. Adesso ascoltiamo lui.

"E dal funanbolismo delle primarie del Pd nasce la nuova Democrazia Cristiana"



"E dal funanbolismo delle primarie del Pd nasce la nuova Democrazia Cristiana". 

Sono stati appena comunicati i dati ufficiali riguardante l’elezione diretta del segretario PD ( denominazione corretta per il tipo di elezione svolta in luogo di quella di inesistenti “primarie”).
E’ il caso allora di svolgere alcune prime valutazioni sulla base dei numeri assoluti, in attesa di conoscere i dati suddivisi per aree geografiche e quindi di analizzare scostamenti importanti rispetto alle diverse zone d’influenza di un partito che molto di recente ha subito una scissione da parte di “storici” dirigenti della sinistra italiana.

mercoledì 26 aprile 2017

l’Italia è una grande fabbrica e la classe operaia esiste ancora



Usb e Cestes: l’Italia è una grande fabbrica e la classe operaia esiste ancora
Nazionale, 25/04/2017
Il convegno organizzato da USB e Cestes domenica 23 aprile al centro congressi Cavour di Roma per presentare l’inchiesta del centro studi Cestes “La grande fabbrica: dalla catena di montaggio alla catena del valore”, ha visto una impressionante partecipazione di lavoratori e lavoratrici, a testimonianza di quanto la condizione operaia e dei settori del mondo del lavoro che determinano la catena del valore siano ancora centrali nella scena economica e sociale reale del nostro paese.
La grande partecipazione di delegati e militanti, nel bel mezzo del ponte del 25 aprile, senza permessi sindacali e a spese proprie, testimonia non solo di un profondo concetto di militanza ma anche della grande attenzione per il tema proposto. Dopo anni di attacco alla condizione operaia, di totale scomparsa di questa dalle cronache di giornali e televisioni, sembrava quasi che, in Italia e nel mondo, gli operai fossero una classe estinta; non facevano più notizia se non quando ai picchetti davanti ad un magazzino un lavoratore perdeva la vita assassinato da un sistema che non tollera chi lotta contro la schiavitù, per i diritti, per migliori condizioni di vita e di lavoro.

SE SI VA VERSO IL RIDIMENSIONAMENTO E LA LIQUIDAZIONE DI ALITALIA I LAVORATORI NON RIMARRANNO CON LE MANI IN MANO



USB: SE SI VA VERSO IL RIDIMENSIONAMENTO E LA LIQUIDAZIONE DI ALITALIA I LAVORATORI NON RIMARRANNO CON LE MANI IN MANO
Nazionale, 25/04/2017
Il CdA convoca l'assemblea dei soci per il 27 aprile e decide “di avviare le procedure previste dalla legge ….”.
Se questo vuol dire che si procede verso il ridimensionamento o peggio la liquidazione di Alitalia, come forse qualcuno aveva in testa sin dall'inizio della vertenza, tutti sappiano che i lavoratori non rimarranno a guardare con le mani in mano e che USB sarà con loro al 100%.
Quanto affermato dall'azienda per cui “l'operatività dei voli Alitalia” non subirà modifiche, rimane quindi soltanto un'ipotesi legata agli sviluppi della vertenza.

mercoledì 19 aprile 2017

Sabato 22 aprile parteciperemo a Pontida al “Festival dell'orgoglio antirazzista e migrante”





Partito della Rifondazione Comunista Federazione Provinciale – Milano

 Carissimi/e compagni/e,
come discusso nel nostro recente attivo Sabato 22 aprile parteciperemo a Pontida al “Festival dell'orgoglio antirazzista e migrante” promosso da numerose realtà politiche e sociali di movimento in tutta Italia.

Alla manifestazione parteciperemo insieme ad altre realtà del Partito Regionale e sarà presente il Segretario Nazionale Maurizio Acerbo.

Per recarci insieme a Pontida è stato organizzato un treno insieme ad altre realtà di movimento con concentramento alle ore 11 nel piazzale della Stazione di Lambrate
Il costo del treno è di 10 euro andata e ritorno da pagare direttamente a Lambrate il giorno della partenza.

La presenza del nostro Partito sarà caratterizzato dallo striscione “nessuno è illegale” e vi invito a portare le bandiere del partito.
Vi invito a segnalare in Federazione il numero dei partecipanti per Circolo.

Infine, per coloro che non potranno partecipare a Pontida vi segnalo il “Convegno contro la repressione delle lotte e del dissenso” che si svolgerà sempre il 22 aprile dalle ore 9.30 presso l’Auditorium di Via Valvassori Peroni, 56 Milano.

Matteo Prencipe
Segretario Provinciale PRC Milano

lunedì 10 aprile 2017

Casa, affitti sempre più alle stelle.



Casa, affitti sempre più alle stelle. Ormai la differenza con la rata del mutuo si va annullando. E non è una buona notizia

Anche nel 2017 le spese per la casa ed i costi ad essa connessi rappresentano una degli oneri e dei problemi principali degli italiani.L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha monitorato i costi relativi al mantenimento di una casa (un appartamento-tipo, di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana) che nel 2017 risultano pari a 1.693,01 euro al mese per un appartamento in affitto (+8,81 euro al mese rispetto al 2016); 1.098,70 euro al mese per un appartamento di proprietà (+10,90 euro al mese rispetto al 2016).

I costi complessivi, dopo la lieve diminuzione del 2016, tornano a salire. Sebbene i costi delle abitazioni siano in calo, infatti, aumentano in maniera marcata le spese relative alle utilities ed alla telefonia fissa (dovuta alla modifica del periodo di emissione delle bollette, sceso a 28 giorni per uno dei principali operatori, operazione che determinerà un aumento pari ad una mensilità).

Sanità privata, i ticket spianano il terreno.



Sanità privata, i ticket spianano il terreno. Si prepara l'addio alla sanità pubblica. La denuncia di Cittadinanzattiva

L’esame delle urine nel privato costa circa 2,17€, mentre nel pubblico arriva a 16,17€ per effetto del superticket; l’emocromo in privato costa circa 9,89€, nel pubblico 20,89€ a causa del superticket. È l’effetto prodotto dal “Super Ticket” ovvero di un surplus di 10 euro sulla ricetta introdotto come provvedimento provvisorio nel 2011 e poi diventato strumento definitivo per fare cassa.

“Da anni chiediamo di abrogare il super ticket”, denuncia Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva. “Il combinato tra liste di attesa e caro ticket fa sì che, per una serie di prestazioni, in particolare quelle a più basso costo, il Servizio Sanitario Nazionale non sia più la prima scelta per i cittadini”, commenta Tonino Aceti.

Energia, dopo la sentenza dell'Authority del settore che ha sanzionato nove operatori ora arrivano i risarcimenti



Energia, dopo la sentenza dell'Authority del settore che ha sanzionato nove operatori ora arrivano i risarcimenti
L'Autorità per l’energia nei giorni scorsi ha sanzionato 9 operatori del settore disponendo la restituzione in bolletta degli indebiti importi previsti dalle società energetiche per il 2016. Si tratta di un giro d'affari piuttosto consistente, circa un miliardo di euro. Ad impugnare il reclamo fu il Codacons davanti al Tar della Lombardia sostenendo che gli aumenti delle tariffe erano basati sulle speculazioni dei grossisti.
“Abbiamo smascherato gli speculatori che sulla pelle dei poveri utenti avevano indotto l’Autorità dell’energia a concedere aumenti delle tariffe ingiusti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Adesso il principio che si afferma è che gli incrementi tariffari non si possono assolutamente concedere se i prezzi dell’energia sono gonfiati da atti illeciti, un principio logico e di civiltà che avrebbe dovuto essere adottato anche senza il ricorso del Codacons al Tar”.

Contrasto alla povertà, il ddl delega è legge



Contrasto alla povertà, il ddl delega è legge ma il modello resta quello del bonus renziano, con in più una sproporzione enorme con l'entità reale dei bisogni

Il Ddl delega sul contrasto alla povertà ha superato l’esame del Senato ed è diventato legge con 138 voti a favore e 71 contrari (21 gli astenuti). “Un passo avanti per venire in contro alle difficoltà delle famiglie. Impegno sociale priorità del Governo”: così ha tweettato il Premier Paolo Gentiloni. Con l’approvazione del Ddl sarà introdotto il cosiddetto reddito di inclusione per i nuclei familiari con i requisiti previsti dalla legge, pe rla verità molto restrittivi. Una misura che tra il 2017 e il 2018 sarà finanziata con 4 miliardi di euro grazie ai quali saranno aiutati circa 400 mila nuclei familiari.
Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale. È previsto un graduale incremento del beneficio e dell’estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 55 anni.
Attualmente il Sia (che diventerà Rei) è pari a 400 euro al mese che saranno elevati a circa 480 euro estendendo i requisiti di accesso.

Spending review: tagli choc al Welfare



Spending review: tagli choc al Welfare
Il Fondo nazionale per le Politiche sociali è stato tagliato da 313 a 99 milioni. Il Fondo per la non autosufficienza da 500 a 450 milioni. Lo ha deciso la conferenza Stato-Regioni il 23 febbraio scorso per rispondere all’imperativo dell’equilibrio di bilancio. «Dopo i tagli alla Sanità da 422 milioni – hanno denunciato i segretari confederali Cgil, Cisl e Uil Rossana Dettori, Maurizio Bernava e Silvana Roseto – questa è una mazzata».
Asili nido, aiuti alle famiglie povere, assistenza domiciliare e centri anti-violenza saranno praticamente azzerati con un maxi-taglio da 214 milioni. Non è messo meglio il fondo per il sostegno ai disabili gravissimi e anziani non autosufficienti a cui saranno prelevati 50 milioni. Una decisione che smentisce quella presa dal governo nel Dl Sud che aveva sbloccato una somma analoga per i malati di Sla sbloccati lo scorso 22 febbraio. Il taglio è stato confermato dal sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali, Luigi Bobba in una risposta scritta all’interrogazione della deputata Pd Donata Lenzi in commissione Affari Sociali. La decisione sarebbe stata presa dalle regioni e dal ministero dell’Economia, senza consultare il ministero del lavoro.

Quelle tasse invisibili chiamate "costi di cittadinanza"



Quelle tasse invisibili chiamate "costi di cittadinanza". La ricerca di Federconsumatori

Quanto pagano le famiglie per i servizi essenziali? Assistenza sanitaria, trasporti pubblici locali, fornitura d’acqua, asili nido, raccolta rifiuti: quanto pesano queste voci sui bilanci familiari, considerate insieme alle addizionali Irpef comunali e regionali? In media richiedono una spesa di quasi 2500 euro l’anno ma molto dipende dalla città in cui si risiede: la più cara è Roma, dove l’insieme di queste voci sfonda il tetto di 3 mila euro, mentre costi più contenuti ci sono a Venezia, a Palermo e a Milano.

Federconsumatori li chiama “costi di cittadinanza”. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha dunque realizzato il quarto rapporto sui costi di cittadinanza, analizzando le spese sostenute dalle famiglie nel 2016 per usufruire dei servizi essenziali (assistenza sanitaria, trasporti pubblici locali, raccolta rifiuti, asili nido e fornitura di acqua) con l’aggiunta delle addizionali IRPEF comunali e regionali. Il confronto è stato fatto su 14 città metropolitane e considerando una famiglia tipo di tre persone – due adulti e un bimbo che nel 10% dei casi ha meno di 4 anni – che abita in un appartamento di proprietà di 100 mq e con un reddito di 36.000 euro annui (pari ad un ISEE di circa 18.000 euro).

giovedì 23 marzo 2017

Il punto sulla salute delle classi lavoratrici in Italia



Sanità, i quarant'anni di Medicina Democratica. Il punto sulla salute delle classi lavoratrici in Italia


Quarant’anni fa nasceva l’associazione Medicina Democratica, che, a differenza di Psichiatria Democratica e di Magistratura Democratica, precisa: “movimento di lotta per la salute”.


Questa precisazione ha un grande significato, in quanto i primi passi dell’associazione sono stati fatti a contatto con le realtà delle fabbriche che presentavano allora, anche più di oggi, livelli di nocività ambientale molto alti; infatti negli anni del dopoguerra, la divisione internazionale del lavoro aveva spostato le lavorazioni più nocive in Italia (raffinerie e derivati del petrolio, amianto, polivinili, ecc.); per alcune lavorazioni non spostabili si ricorreva a lavoratori immigrati (ad esempio nelle miniere di carbone belghe), lavoratori che poi ritornavano in Italia ammalati spesso con patologie alla cui origine era difficile risalire.

I paradisi delle multinazionali



I paradisi delle multinazionali

Tra i quindici paradisi fiscali societari più aggressivi al mondo ci sono 4 paesi europei. Anche perché l’Unione Europea ha scelto di contrastare solo i paradisi fiscali all’esterno dei suoi confini

In Europa la concomitanza dell’abolizione delle frontiere per le imprese, l’istituzione della moneta unica e lo sviluppo di ingegnerie finanziarie in grado di sfruttare al meglio le tecnologie informatiche stanno favorendo da diversi tempo l’erosione della base imponibile delle grandi imprese nei paesi ad ‘alta’ pressione tributaria, non solo verso i classici paradisi fiscali come Montecarlo e la Svizzera ma soprattutto presso paesi ‘insospettabili’, membri dell’Unione e della moneta unica.

Si prepara l'addio alla sanità pubblica



Sanità privata, i ticket spianano il terreno. Si prepara l'addio alla sanità pubblica. La denuncia di Cittadinanzattiva

L’esame delle urine nel privato costa circa 2,17€, mentre nel pubblico arriva a 16,17€ per effetto del superticket; l’emocromo in privato costa circa 9,89€, nel pubblico 20,89€ a causa del superticket. È l’effetto prodotto dal “Super Ticket” ovvero di un surplus di 10 euro sulla ricetta introdotto come provvedimento provvisorio nel 2011 e poi diventato strumento definitivo per fare cassa.
Da anni chiediamo di abrogare il super ticket, denuncia Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato Cittadinanzattiva. Il combinato tra liste di attesa e caro ticket fa sì che, per una serie di prestazioni, in particolare quelle a più basso costo, il Servizio Sanitario Nazionale non sia più la prima scelta per i cittadini, commenta Tonino Aceti.
Siamo disponibili a ragionare con tutte le istituzioni che su questo vogliono agire concretamente e chiediamo di essere coinvolti da subito in questo percorso. Occorre abolire subito il superticket e i ticket aggiuntivi regionali dove ancora presenti.

Ecologia. I diritti negati alla Terra e a chi verrà dopo



Ecologia. I diritti negati alla Terra e a chi verrà dopo

LE GENERAZIONI future hanno fatto il loro ingresso nel dibattito pubblico. Ciò, perché la condizione dei viventi è oggi inedita. La Terra (intesa come ambiente fisico e sociale), per millenni, si è pacificamente considerata la base di perpetua riproducibilità nel tempo della vita degli esseri umani, quali che fossero le offese che i suoi figli potevano infliggerle. Oggi non è più così.
Le odierne capacità distruttive, di gran lunga superiori alle capacità rigenerative delle risorse della natura fisica e dei legami sociali, fanno dubitare circa la sensatezza della formula di Thomas Jefferson al tempo della Rivoluzione americana: «La terra appartiene ai viventi». Era, in origine, una formula polemica verso un passato opprimente, che esprimeva l’ansia di liberazione da un peso, per permettere l’espansione della creatività della generazione attuale.

L’acqua non si vende. Fuori l’acqua dal mercato. Fuori i profitti dall’acqua



22 Marzo 2017 – Crisi del sistema idrico italiano: l’unica soluzione è una gestione pubblica, partecipativa ed eco-compatibile dell’acqua

L’acqua non si vende. Fuori l’acqua dal mercato. Fuori i profitti dall’acqua

Istituita nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Giornata Mondiale dell’Acqua dovrebbe costituire un importante occasione di riflessione a livello nazionale e internazionale. Purtroppo, sempre più spesso, tale riflessione viene piegata agli interessi delle grandi lobby economico-finanziarie che perseverano nella strategia volta alla definitiva mercificazione del bene acqua.

Per queste ragioni, come movimento per l’acqua, ci sembra opportuno prendere parola provando ad individuare gli elementi critici e i nodi da sciogliere per giungere finalmente ad una reale tutela di questo bene e ad una sua gestione pubblica e partecipativa.
A distanza di quasi sei anni dai referendum del 2011 appare evidente come l’esito sia stato prima disconosciuto, poi disatteso e infine sia stata messa in campo, da parte di tutti i Governi che si sono succeduti alla guida del paese, compreso l’attuale, una strategia volta a rilanciare i processi di privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, oltre a reinserire, tramite il nuovo metodo tariffario elaborato dell’AEEGSI, la voce che garantisce il profitto ai gestori.

Giornata mondiale per il diritto all’acqua: chiediamo pieno rispetto referendum



Giornata mondiale per il diritto all’acqua: chiediamo pieno rispetto referendum

Pubblicato il 22 mar 2017
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, e Rosa Rinaldi, responsabile Ambiente di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiarano:
«Oggi si celebra la 26^ Giornata mondiale dell’acqua, un bene comune che purtroppo ancora non è tutelato e garantito come tale. Chiediamo che nel nostro Paese venga rispettato pienamente ed applicato in modo definitivo e completo l’esito del grande referendum del 2011 e cioè che la gestione dell’acqua sia pubblica. E che l’acqua non sia una merce in balia delle multinazionali deve essere un principio in ogni parte del pianeta, così come il fatto che il risparmio e un consumo ecosostenibile debbano essere incentivati per garantire l’acqua potabile a chi non ne ha accesso».
22 marzo 2017

"Democrazia e libertà, diritti e uguaglianza": così si rifonda l'Europa secondo la Fondazione Finanza Etica



"Democrazia e libertà, diritti e uguaglianza": così si rifonda l'Europa secondo la Fondazione Finanza Etica

 Per salvare l’Europa bisogna cambiarla. Per cambiare l’Europa è fondamentale abbandonare le politiche di austerità, fondare l’Unione sulla democrazia e su istituzioni democratiche che siano vere espressione della volontà popolare, sulla garanzia dei diritti fondamentali e non sulle barriere e sul filo spinato. Per salvare gli ideali europei bisogna “ripartire su binari radicalmente differenti, dove al dominio di finanza e mercati e di una competitività esasperata si sostituisca la visione di un’Europa unita, democratica, solidale”. Un’Europa che abbracci la finanza etica: questa la proposta della Fondazione Finanza Etica (gruppo Banca Etica) che ha aderito alla coalizione “La Nostra Europa” e propone appunto “una finanza etica per una nuova Europa”.

La logica europea dell’esternalizzazione



La logica di esternalizzazione come pilastro della politica d’immigrazione, oltre ad avere un grave impatto sulla vita di migliaia di persone, pone il tema della difficoltà della tracciabilità dei fondi e dell’opacità delle negoziazioni

Il coinvolgimento sempre più intenso dei Paesi di origine e di transito nel controllo dei flussi migratori verso l’Unione è ormai diventato il perno della dimensione esterna delle politiche di immigrazione e asilo, perseguito sia dall’Unione Europea sia dall’Italia, autonomamente e nel contesto europeo. L’intensificazione di questa dimensione è dimostrata dagli ingenti fondi che si è deciso di stanziare, corredando dunque gli impegni politici con precise strategie progettuali e di investimento.

Acqua, ambiente e guerre del futuro. C'è poco da festeggiare..



Acqua, ambiente e guerre del futuro. C'è poco da festeggiare...

 Quasi un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile. E nel 2030 la domanda d’acqua aumenterà del 50%. I due dati bastano a fotografare l’importanza delle risorse idriche e il senso della Giornata dell’Acqua di oggi 22 marzo.

ll World Water Council ha ricordato che è ben il 12,5% della popolazione mondiale a mancare di questa sostanza vitale: 319 milioni di abitanti dell’Africa Sub-Sahariana (il 32% della popolazione), 554 milioni di asiatici (il 12,5% della popolazione), e 50 milioni di sudamericani.