lunedì 30 novembre 2015

Legge di stabilità 2016: un inno al neoliberismo: documento R.Fantozzi



Legge di stabilità 2016: un inno al neoliberismo
Pubblicato il 30 nov 2015
di Roberta Fantozzi -
Continuano le operazioni di propaganda e manipolazione del governo sulla Legge di Stabilità. Ma la Legge di stabilità per il 2016 è un inno al neoliberismo: prodiga verso le imprese e i ceti abbienti, a cui destina una gran quantità di risorse in tutti i modi possibili, mentre accelera la distruzione di ogni comparto e funzione pubblica con l’eccezione della spesa militare, favorisce l’evasione fiscale, e non dà che qualche mancia per la condizione di disagio sociale dei più deboli.

Luttwak e Poletti sono dei reazionari. La loro visione del mondo fa venire i brividi



"Luttwak e Poletti sono dei reazionari. La loro visione del mondo fa venire i brividi". Intervento di Giorgio Cremaschi

Chissà perché in questi giorni ho finito per associare Edward Luttwak a Giuliano Poletti.
Sono due persone diversissime per storia cultura e esperienze, l'uno intellettuale militante dell'imperialismo USA , l'altro burocrate un poco rozzo del pentitismo comunista. Sono persone normalmente lontanissime eppure le loro uscite di questi giorni sui mass media italiani me li hanno fatti sembrare assai vicini. Il primo a La7 ha rivendicato con orgoglio il sostegno degli Stati Uniti ai talebani e a ciò che ne è seguito. È stato un buon affare comunque, ha detto, perché in Afghanistan è crollata l'Unione Sovietica è così l'Occidente ha visto sconfitto il suo principale nemico.

Ammortizzatori sociali, un milione rischiano di rimanere senza tutele in caso di crisi



Ammortizzatori sociali, un milione rischiano di rimanere senza tutele in caso di crisi

Sono più di un milione a livello nazionale i lavoratori che rischiano di restare senza reddito e senza tutele sociali in caso di crisi aziendali. La scoperta è stata fatta dalla Fiom-Cgil dell’Emilia Romagna. In questa regione il calcolo si ferma a piu' di 100.000 addetti (di cui 1.838 imprese interessate nel solo territorio di Bologna) e riguarda soprattutto le aziende artigiane. "Si tratta dell'effetto immediato", segnala la Fiom-Cgil Emilia-Romagna, prodotto dal decreto legislativo 148 applicativo del Jobs Act, quello sul riordino degli ammortizzatori sociali. Nei fatti, continua il sindacato in una nota, "e' stata tolta la possibilita' di ricorrere all'Aspi dal 24 di settembre di quest'anno per i lavoratori sospesi e si rimanda alla costituzione di fondi nazionali la possibilita' di integrare il reddito, senza l'intervento pubblico dell'Inps e con la compartecipazione alla 'spesa' degli stessi lavoratori".

Le combattenti curde sono la prima difesa contro Daesh

Le combattenti curde sono la prima difesa contro Daesh
Pubblicato il 29 nov 2015
La rappresentante del movimento delle donne curde in prima linea contro i terroristi in Iraq e in Siria, dimostra la sua solidarietà alla Francia.
Intervista a cura di Jérémy Andre
 The Point: Qual è stata la reazione dei curdi agli attentati di Parigi?
Nursel Kilic: Con tutti i rappresentanti delle associazioni della comunità curda in Francia eravamo presenti per i tre giorni successivi agli attentati di Oberkampf per commemorare questo terribile massacro perpetuato nel cuore di Parigi. I curdi sono stati profondamente toccati e rattristati da questo attacco. Infatti i combattenti curdi, uomini e donne, sono la prima difesa contro Daesh nel Medio Oriente. I curdi sono colpiti regolarmente da simili massacri. È per questo che ci troviamo nella posizione migliore per capire e condividere con tutto il cuore il dolore e la rabbia dei francesi.

Fermiamo Erdogan, sosteniamo i kurdi



Fermiamo Erdogan, sosteniamo i kurdi

di Giuliana Sgrena
Improvvisamente, dopo dieci anni di stallo, verrà accelerato il processo di adesione della Turchia all’Unione europea in cambio della chiusura delle sue frontiere per evitare il passaggio dei migranti verso l’Europa. Non solo, la Turchia riceverà in cambio 3 miliardi di euro e l’Europa chiuderà gli occhi sulla violazione dei diritti umani da parte del regime di Erdogan. Ancora più grave: l’Europa «ignora» o fa finta di ignorare il ruolo del sultano nell’appoggio fornito ai fanatici fascistoidi dell’Isis, anche perché questi aiuti in passato arrivavano persino dall’occidente.

Intervista a Fausto Bertinotti: “Poletti avvelena i pozzi puntando alla fine dell’uguaglianza tra lavoratori”



Intervista a Fausto Bertinotti: “Poletti avvelena i pozzi puntando alla fine dell’uguaglianza tra lavoratori”

“Quella del ministro Poletti è una provocazione, anche rozza, certo. Uno potrebbe fare spallucce e passare avanti. E invece va presa sul serio perché è la manifestazione pubblica di un veleno che il corpo del sistema economico mette in circolo. L’obiettivo del veleno è semplice: la fine del principio di uguaglianza nel lavoro. Quello secondo cui a parità di lavoro, c’è parità di salario: è questo che viene aggredito nelle fondamenta. E diventa tutto discrezionale. L’opera chi la quantifica? Chi decide? L’ impresa e il mercato. Non il lavoratore, non più”.

lunedì 16 novembre 2015

vi invitiamo a boicottare i supermercati che vogliono ridurre gli stipendi ai dipendenti

VI INVITIAMO A BOICOTTARE I SUPERMERCATI CHE VOGLIONO RIDURRE GLI STIPENDI AI DIPENDENTI. (Auchan, Carrefour, Coin, Conbipel, Coop, Coin, Decathlon, Despar, Ikea, Esselunga, Leroy Merlin, Max Mara, Metro, Ovs, Pam, Rinascente, Universo Sport, Selex, Simply, Sisa, Vegè, Zara, ecc.).
Sabato 7 novembre i dipendenti dei supermercati privati e cooperativi, dopo 22 mesi di trattative inconcludenti, hanno scioperato per il rinnovo del contratto di lavoro.
I padroni dei supermercati vogliono ottenere una riduzione dei salari e l’aumento della flessibilità. Hanno chiesto un po’ di tutto: l’annullamento degli scatti di anzianità, l’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, la sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del Tfr, il ritorno a 40 ore di lavoro e maggiore flessibilità gestita unilateralmente dalle aziende. Le grandi coop chiedono la riduzione delle maggiorazioni domenicali, del notturno, dello straordinario e del supplementare; l’eliminazione della retribuzione dei primi tre giorni di assenza per malattia; condizioni retributive e normative inferiori per i nuovi assunti e per il Sud la possibilità di derogare al Contratto Nazionale.
Se il taglio dei salari passa nei supermercati, poi passerà anche negli altri settori che devono rinnovare il Contratto (metalmeccanici, pubblico impiego, ecc.). Se i salari continuano a scendere le famiglie avranno sempre meno soldi in tasca da spendere e la crisi si aggraverà.
I soldi dei supermercati sono i vostri: impedite che i padroni li usino per aumentare i profitti e tagliare gli stipendi di chi lavora!
Vi invitiamo quindi ad un atto di solidarietà di classe con i lavoratori e le lavoratrici.
NON ANDATE A FARE LA SPESA NEI SUPERMERCATI FINO A QUANDO I PADRONI NON AVRANNO FIRMATO IL CONTRATTO DI LAVORO. NELLE PROSSIME SETTIMANE ANDATE AL MERCATO E BOICOTTATE I SUPERMERCATI!

Attentati Parigi: alimentare la guerra di civiltà è il gioco dello Stato Islamico



Attentati Parigi, Ferrero: alimentare la guerra di civiltà è il gioco dello Stato Islamico

Il nostro cordoglio per le vittime della barbarie nazista dell’Isis che ieri si è espressa in tutta la sua evidenza a Parigi.
L’Isis uccide e distrugge per separare e seminare odio. L’Isis è una fabbrica di odio che vuole distruggere ogni forma di pacifica coesistenza tra i popoli e nei popoli per cercare di assoggettare i musulmani ai suoi barbari precetti che nulla hanno a che vedere con la religione.

L’Isis sa benissimo che con la sua azione terroristica e assassina peggiora la vita dei musulmani e aumenta la diffidenza e l’odio nei confronti dei musulmani in tutto il mondo.
 Questo è esattamente il suo obiettivo: creare una linea di divisione tra i musulmani e gli altri in modo da potersi candidare a comandarli e organizzarli secondo i suoi precetti. L’Isis attacca l’Occidente ma il loro obiettivo di fondo è cambiare radicalmente il mondo islamico per dominarlo, sottomettendolo alla sua logica nazista.

Parigi, Fiom e Prc: "Non si può cadere in quello che i terroristi vogliono"



Parigi, Fiom e Prc: "Non si può cadere in quello che i terroristi vogliono"

"Il nostro cordoglio per le vittime della barbarie nazista dell'ISIS che ieri si è espressa in tutta la sua evidenza a Parigi”. Sono le parole di Paolo Ferrero segretario del Prc, a seguito degli attentati di Parigi. “L'ISIS uccide e distrugge per separare e seminare odio.

 L'ISIS è una fabbrica di odio che vuole distruggere ogni forma di pacifica coesistenza tra i popoli e nei popoli per cercare di assoggettare i mussulmani ai suoi barbari precetti che nulla hanno a che vedere con la religione musulmana”, aggiunge Ferrero. “Occorre sconfiggere non solo l'ISIS ma le idee barbariche che la animano, il suo progetto politico”, dichiara ancora. “Al contrario, i fascioleghisti di casa nostra propongono a loro volta l'odio e la guerra di civiltà: come fanno i nazisti dell'ISIS. Noi al contrario operiamo affinchè l'umanità possa vivere in pace, in una libera coesistenza tra fedi, convincimenti, culture ed etnie diverse. Per questo sosteniamo il popolo Kurdo nella sua battaglia contro l'ISIS e lo stato islamico, battaglia finalizzata a costruire la democrazia e la civile convivenza tra i popoli. Per questo chiediamo una volta ancora che il PKK venga tolto dalla lista dello organizzazioni terroristiche: il PKK si batte concretamente per la sconfitta dei terroristi dell'ISIS, è vergognoso che venga considerato una organizzazione terroristica", è la conclusione.

Parigi, Usb: "La reazione migliore per i lavoratori è continuare le loro lotte"



Parigi, Usb: "La reazione migliore per i lavoratori è continuare le loro lotte"

Sui fatti di Parigi pubblichiamo il comunicato integrale dell'Unione sindacale di base

"Ancora una volta, ieri a Parigi, due giorni fa a Beirut, la settimana scorsa sull’aereo russo in Sinai gente comune, lavoratrici e lavoratori, giovani, famiglie intere pagano con la vita per guerre che non hanno voluto né deciso.

Così come la pagano le popolazioni innocenti che subiscono continui bombardamenti.
La bestialità con cui il terrorismo dell’Isis attacca nei Paesi che li combattono è la drammatica risultante della scelta di portare la guerra nei Paesi a noi vicini per l’accaparramento delle risorse o per destabilizzare governi non allineati.
L’Unione Europea è anch’essa artefice di questa situazione. Oggi è vittima ma è contemporaneamente carnefice.

Parigi, Cgil: "Alla violenza e al terrore si risponde rilanciando il dialogo e il processo di pace"



Parigi, Cgil: "Alla violenza e al terrore si risponde rilanciando il dialogo e il processo di pace"

Di seguito il testo della lettera inviata dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ai sindacati francesi.
 
Cari compagni e cari amici,
a nome della Cgil esprimo la più ferma e risoluta condanna per l'attacco terroristico che ieri a Parigi ha causato la morte di tante donne e tanti uomini innocenti, gettando nel panico la città e suscitando orrore e sgomento presso la comunità internazionale e nelle coscienze di tutti coloro che credono nella democrazia e nella civile convivenza.

mercoledì 11 novembre 2015

EXPO E LA QUIETA DISEDUCAZIONE DI MASSA



EXPO E LA QUIETA DISEDUCAZIONE DI MASSA

10 novembre 2015 da Emilio Molinari
Giorni or sono l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le carni trattate tra gli alimenti certamente cancerogeni e le carni rosse come possibili cancerogeni. L’OMS non è l’ultima associazione di vegetariani incazzati è l’ONU. Expo si è chiusa il 31 Ottobre. Ma questa denuncia non ha scosso minimamente né la politica, né i media, né l’entusiasmo popolare per la “vittoria” italica e di Milano promossa a capitale morale e modello da esportare a Roma. Gufi … e critici, se ne stiano zitti, un simile risultato non va oscurato in alcun modo.
Ora io non mi nascondo che Expo abbia avuto ricadute positive sulla città e nemmeno le azioni positive che si sono svolte per iniziativa dell’associazionismo e delle realtà contadine. Ma non è questo il segno di Expo e non è ciò che mi amareggia. Se vogliamo parlare seriamente di oscuramento, dobbiamo parlare dell’impossibilità, che c’è stata, di far sentire critiche e proposte alternative.

lunedì 9 novembre 2015

Sanità, lo sciopero di massa dei medici.



Sanità, lo sciopero di massa dei medici. "Basta, non ci stiamo ad essere trattati come numeri. La salute dei cittadini è una cosa seria". Intervista a Troise (Anaao-Assomed)

C’è una miscela esplosiva nella sanità e i medici, sorprendentemente, si trovano davanti a questo malcontento. Medici e ospedali si trovano stretti tra i tagli del Governo e la protesta, sotto varie forme, dei cittadini. E per il 16 dicembre ben 18 sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero che rievoca quello storico di tre giorni del 1973.

Siete veramente arrabbiati stavolta?

Forse per la prima volta i medici dipendenti e i medici convenzionati, professionisti del servizio sanitario, decidono di mettersi insieme per lanciare un grido di allarme sul presente e sul futuro della sanità pubblica. Mi sembra che questo dica tutto della fase che stiamo attraversando. Oggi non solo la sanità pubblica si trova stretta tra conflitti istituzionali, ma c'è anche un definanziamento progressivo che, nonostante quello che dicono, ci ha confinato all’ultimo posto per spesa pubblica tra i paesi dell’Ocse, e con risultati di gran lunga migliori. Occorre, dall'altro lato far fronte a una sofferenza dei cittadini che hanno a che fare con una diminuzione della qualità e della quantità dei servizi e magari con un aumento delle tasse locali per far fronte al deficit della sanità. Credo che in questa miscela i medici vogliono sviluppare una azione di difesa, che deriva dal loro ruolo di garanzia sia verso lo Stato, della qualità delle prestazioni, che verso i cittadini dell’efficacia delle prestazioni. In fondo si tratta di un elemento di quella passione civile che dal ’73 ci anima.

Rifondazione Comunista e soggetto unitario della sinistra: il documento approvato dal CPN.




Rifondazione Comunista e soggetto unitario della sinistra: il documento approvato dal CPN.
 Il Comitato Politico Nazionale ribadisce la necessità di proseguire sulla strada del rilancio politico e organizzativo del Partito della Rifondazione Comunista e nella costruzione di una sinistra antiliberista e alternativa al Partito Democratico e al governo Renzi.
Il rilancio e il rafforzamento del partito, a partire dal recupero dell’orgoglio e del senso di appartenenza a Rifondazione Comunista e del ruolo che ha svolto e svolge “in direzione ostinata e contraria”, non ha nulla di conservatore né di burocratico ma nasce dalla consapevolezza che c’è più che mai bisogno del contributo delle comuniste e dei comunisti per contrastare il capitalismo globalizzato, la crescita delle disuguaglianze, lo svuotamento delle conquiste sociali e democratiche, il dilagare di guerre, xenofobia, razzismi.

"Pensioni, la proposta di Boeri e la foglia di fico dell'equità".



"Pensioni, la proposta di Boeri e la foglia di fico dell'equità".
Non per tagli ma per equità titola il dossier sulle pensioni del presidente dell'Inps Tito Boeri. La verità è l'esatto opposto, la foglia di fIco dell'equità, assieme a quella della riduzione dei privilegi della casta politica e sindacale, serve proprio a coprire un taglio strategico alle prestazioni e allo stesso sistema pensionistico pubblico.
Il documento del presidente è molto dettagliato nelle cifre e questo serve a rafforzare la sua immagine bocconiana. Tuttavia le cifre possono cambiare e soprattutto possono a volte portare fuori strada, se non si esaminano i concetti a cui sono connesse. Chi non sarebbe d'accordo a garantire 500 euro mensili a chi ha più di 55 anni ed è senza reddito? Il problema è a quali condizioni e soprattutto chi paga e qui subito emerge l'ideologia liberista della proposta INPS.

NOI CI SIAMO, LANCIAMO LA SFIDA



NOI CI SIAMO, LANCIAMO LA SFIDA
il documento sul processo unitario a sinistra è stato elaborato e condiviso da Act!, Altra Europa con Tsipras, Futuro a Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Possibile, Sinistra Ecologia Libertà. Alle riunioni del tavolo hanno partecipato Sergio Cofferati e Andrea Ranieri. 
1. NOI CI SIAMO, LANCIAMO LA SFIDA
Riteniamo non solo necessario ma non più procrastinabile avviare ORA il processo costituente di un soggetto politico di sinistra innovativo, unitario, plurale, inclusivo, aperto alle energie e ai conflitti dei movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti sociali, dell’ambientalismo, dei movimenti delle donne, dei diritti civili, della cittadinanza attiva, del cattolicesimo sociale.