domenica 15 giugno 2014

CI VEDIAMO IL GIORNO 11 LUGLIO A TORINO CONTRO IL JOB ACT

«Ci vediamo l’11», l’appello con­tro il ver­tice euro­peo sull’occupazione gio­va­nile pro­gram­mato a Torino il pros­simo 11 luglio, sta ispi­rando una mobi­li­ta­zione vir­tuale e mole­co­lare in molte città italiane.

Manca ancora un mese ma su twit­ter gli hash­tag #civediamol11 e #ren­zi­stai­se­reno riem­piono sem­pre più le «time­line», men­tre su face­book c’è una pagina omo­nima che rac­co­glie docu­menti, foto e imma­gini di una mobi­li­ta­zione con­tro la legge Poletti che pre­ca­rizza i con­tratti a ter­mine e la legge delega in discus­sione in par­la­mento che com­ple­terà il «Jobs Act», la pro­po­sta del pre­si­dente del Con­si­glio Mat­teo Renzi che esten­derà l’«Aspi» e la «mini-Aspi» ai coco­pro giu­di­cata del tutto insuf­fi­ciente per affron­tare una disoc­cu­pa­zione gio­va­nile al 46%, men­tre quella gene­rale ha rag­giunto il 13,6% nel primo tri­me­stre 2014.

Riforma P.A., l'Usb conferma lo sciopero per il 19 giugno. Protesta dei medici: "Favori alla sanità privata"

L'Unione Sindacale di Base conferma la mobilitazione per il prossimo 19 giugno contro la riforma del pubblico impiego.

Dopo il varo del decreto legge da parte di palazzo Chigi, il sindacato di base è ancora più convinto a lanciare un preciso messaggio di contestazione.

Secondo Usb, la riforma e' "mirata a ridurre la pubblica amministrazione a servizio delle imprese mentre prosegue il blocco dei contratti e si avvia la contrattazione esclusivamente normativa, togliendo dunque salario e diritti a tutti i dipendenti pubblici". Secondo l'Unione sindacale di base, "vengono ignorati i 250.000 precari, per i quali non si accenna a nessuna prospettiva di stabilizzazione, mentre il taglio e l'accorpamento su base regionale di centinaia di Enti, sia verticali che orizzontali, unito alla chiusura o l'accorpamento di migliaia di aziende partecipate, provochera' non solo una inevitabile ricaduta occupazionale, ma la fortissima riduzione dei servizi alla cittadinanza".

Governo, ecco come la riforma della pubblica amministrazione colpisce duramente il lavoro

Un vero e proprio “decalogo” contro il lavoro pubblico quello varato ieri dal Governo Renzi. 

Non abbiamo sbagliato più di tanto a parlare di veri e propri “schiaffi” contro i dipendenti della pubblica amministrazione, a cominciare da quel “codicillo” in cui il salario accessorio, ovvero la quasi totalità della busta paga, viene legato all’andamento del Pil.

Strana coincidenza con quanto, lo stesso giorno, Marchionne fa sapere a proposito dei salari delle tute blu: senza profitti non beccano un euro. Ma Renzi non ha pontificato solo su questo elemento, che è un po’ il cuore del problema.

AVVISO IMPORTANTE A TUTTI COLORO CHE NELL'ANNO SCOLASTICO 2013/2014 HANNO USUFRUITO DEL SOSTEGNO AL REDDITO RICONOSCIUTO DALLA REGIONE LOMBARDIA AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE STATALI

COMUNICATO CONGIUNTOL’ASSOCIAZIONE NONUNODIMENO e l’FLC/CGIL LANCIANO GLI SPORTELLI PER LA CLASS ACTION: “BUONI SCUOLA DA RISARCIRE 

 Si rende noto che in base a quanto riconosciuto al paragrafo 4.4 della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia nr. 00859 del 28 gennaio 2014 già esecutiva, i genitori con figli iscritti alla scuola primaria o secondaria statale che hanno ottenuto il contributo per il “sostegno al reddito” per l'anno scolastico 2013/2014 hanno diritto ad un'integrazione dello stesso contributo, per allinearlo a quanto percepito, nello stesso anno scolastico, dagli studenti delle scuole private paritarie.

mercoledì 4 giugno 2014

MILANO I COMITATI DELL’ALTRA EUROPA: AVANTI PER COSTRUIRE UN NUOVO PROGETTO



Dalla lista Tsipras può partire un rilancio politico e culturale a Sinistra.

3 giugno 2014

Salutiamo tutti come positivo il risultato delle elezioni politiche per la lista L’altra Europa con Tsipras, che ha superato lo sbarramento del 4% .

Un piccolo ma importante tassello italiano si è aggiunto in Europa a quelli più numerosi espressi in altre nazioni, per costruire un progetto alternativo alle larghe intese fra PPE e PSE , divenute ormai funzionali al governo delle banche e della finanza. Un progetto alternativo di rilancio dell’Europa dei Popoli, del lavoro e della solidarietà, che possa ostacolare l’avanzata dei nazionalismi e dei fascismi che a partire dalla Francia, dalla Gran Bretagna e anche dall’Italia si vanno unendo in funzione antieuropeista.
Il risultato positivo dell’Altra Europa con Tsipras, a Milano (6,5%) e nella sua Provincia, ottenuto contemporaneamente alla grande avanzata del PD di Renzi, è un dato importante frutto del lavoro collettivamente svolto da tanti e tante.

martedì 3 giugno 2014

LOTTE ALLA MARCEGAGLIE E FRONTE COMUNE DI TUTTE LE VERTENZE IN ZONA



Carissime Compagne e Compagni,
spero siate tutti/e a conoscenza della vertenza Marcegaglia. A fronte della comunicazione da parte della neoeletta presidente dell’ENI della volontà di chiudere lo stabilimento milanese, i lavoratori Marcegaglia hanno aperto un percorso volto a coinvolgere in un fronte comune tutte le vertenze della zona, attorno a parole d’ordine semplici ma molto forti: nessun posto di lavoro deve essere più perso nel nostro territorio.

Il PRC ha aderito a questo progetto, che rispecchia la volontà da sempre espressa di dare uno sbocco collettivo alle singole vertenze, in modo da creare un movimento reale e permanente capace di mobilitarsi nelle situazioni di crisi. Alcuni compagni e compagne hanno prese parte alle due assemblee svoltesi c/o il circolo di Niguarda ed hanno partecipato attivamente alla costruzione dell’iniziativa di cui all’appello che vi allego.

Sabato 7 giugno dalle ore 17 davanti alla Marcegaglia (dove c’era il presidio Mangiarotti in v.le Sarca, Milano) si svolgerà un’Assemblea Autoconvocata che vedrà protagonisti tutte le realtà in lotta che siamo riusciti a contattare.

Credo che questa possa essere l’occasione per tramutare le tante parole che ci siamo detti in fatti.
Vi chiedo quindi non solo di garantire la vostra presenza, specie quella di chi sul territorio si occupa delle problematiche relative al lavoro, ma anche e soprattutto di girare l’appello per eventuale adesione alle RSU con le quali siete in contatto e di cercare di portare all’iniziativa le lavoratrici ed i lavoratori, in modo che possano raccontare la propria esperienza di lotta.

Ritengo importante che le nostre rappresentanze istituzionali (consiglieri comunali e di zona) possano essere presenti per sottolineare la vicinanza della nostra azione ai lavoratori e alle lotte territoriali.

Vogliate poi girare le adesioni che raccoglierete al seguente

Vi aspetto quindi numerosi/e sabato

Al lavoro e alla lotta,
Nadia Rosa – Segreteria provinciale
Matteo Prencipe -  Segretario Provinciale

LETTERA AGLI ISCRITTI DEL PRC


Care compagne, cari compagni.  Desideriamo ringraziarvi per il generoso impegno militante che avete dato nei mesi e nelle settimane scorse per la lista L'Altra Europa con Tsipras.

Se siamo riusciti a raccogliere le firme necessarie e poi a superare la soglia dello sbarramento, è stato grazie soprattutto all’impegno nei territori. Siamo stati oggetto di una vergognosa censura mediatica e solo i volantinaggi, i comizi e le iniziative nei territori hanno fatto sì che la lista fosse conosciuta tra le elettrici e gli elettori.

Dopo sei lunghi anni la sinistra di alternativa riesce a superare la soglia di sbarramento e torna ad eleggere senza alcuna alleanza ed in alternativa al Partito Democratico. Abbiamo ottenuto un’inversione di tendenza che apre prospettive importanti per la ricostruzione di un campo di forze che ridia alla sinistra peso e credibilità per il cambiamento necessario in Italia come in Europa.

DOCUMENTO APPROVATO DAL CPN DI RIFONDAZIONE COMUNISTA



Syriza italiana, Rifondazione Comunista lancia la sua proposta.


Il voto del 25 maggio è segnato in tutta Europa dalla sofferenza sociale causata dalle politiche di austerità praticate da popolari, liberali e socialisti.


Il segno prevalente è il malessere dei popoli europei rispetto alle conseguenze delle politiche di austerità assunte in sede europea in questi anni, che hanno aggravato la crisi, e rispetto ai governi e alle maggioranze, subalterne al neoliberismo .
A fronte di questo risultato, le classi dirigenti europee rappresentate dal Partito Popolare e dal Partito Socialista intendono rispondere coniugando la prosecuzione di politiche a tutela dei profitti, delle rendite finanziarie e delle banche con la costruzione di una strategia di recupero del consenso popolare. In questa direzione si muovono le proposte di proseguire le politiche neoliberiste allentando le politiche di austerità che hanno già determinato una drastica riduzione dei livelli di copertura del welfare e dei diritti dei lavoratori.