mercoledì 11 dicembre 2019

Giu le mani dalla Banda degli Ottoni


il 12 dicembre alle 11 ,30 si terrà l'udienza contro i due compagni della banda degli ottoni 

Giù le mani dalla Banda!
Il 12 dicembre si terrà la seconda udienza che vede imputati due compagni
della Banda degli Ottoni a Scoppio accusati di resistenza aggravata
e favoreggiamento per i fatti avvenuti il 7 dicembre 2014 in piazza alla Scala.
Sono in discussione:  le questioni preliminari e le ammissioni delle prove.

A nostro avviso la repressione del dissenso attuata tramite denunce ed arresti mirati è una strategia messa in atto dal potere contro tutto il movimento antagonista e non solo.
Questo fenomeno è pienamente documentato sul sito 
www.amargi.blog, dove  mette in luce ciò che avviene quotidianamente nelle aule dei tribunali italiani nel silenzio più assoluto. 

La nostra solidarietà va non solo a Spinash e Juancarlos ma  a tutti i compagni che per il loro impegno nella lotta per i diritti e un mondo migliore vengono portati alla sbarra o privati della libertà.

Giù le mani dalla Banda degli Ottoni a Scoppio 

giovedì 5 dicembre 2019

Non è un paese per giovani, vecchi e donne


A sette anni dalla controriforma Fornero sulle pensioni appaiono dispiegati gli effetti devastanti di quello che già allora definimmo come “la legge più violenta e antipopolare contro le condizioni di vita delle persone tra quelle approvate dal dopo guerra ad oggi”.

Una vera e propria bomba sociale che in nome dell’austerità neoliberista e con la falsa motivazione della non sostenibilità del sistema ha inferto un colpo durissimo alla previdenza pubblica per fare cassa, favorire i fondi privati e arricchire la speculazione finanziaria.
Ha perseguito con scientifica ferocia due obiettivi dichiarati; in primo luogo l’allungamento della vita lavorativa e l’allontanamento progressivo dell’età pensionabile aumentando nel tempo gli anni necessari al pensionamento sia di tipo anticipato che di vecchiaia per arrivare a 70 anni e oltre per tutti....

I padroni dei giornali


“Gli Agnelli si riprendono La Stampa e comprano Repubblica”. Questo il titolo e il senso, in realtà “riduttivo”, di quasi tutti gli articoli usciti in questi giorni per dare la notizia dell’acquisto da parte della finanziaria Exor (famiglia Agnelli) del gruppo editoriale Gedi, la società che possiede l’Espresso e Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, ma anche 13 quotidiani locali (dal Piccolo di Trieste al Tirreno, dal Messaggero veneto alla Nuova Venezia, dalla Gazzetta di Reggio a Il Piccolo, tanto per capirci), una serie di periodici tra cui MicroMega, National Geographic e Limes, una rete di radio tra cui Dee Jai e Radio Capital, una divisione “Digitale” (Tvzap, Dee Jai tv, Maymovies) e infine, tanto per gradire, la concessionaria di pubblicità A. Manzoni e &.

È ovvio che l’attenzione si concentri sul dato più eclatante, l’acquisto di Repubblica e de l’Espresso, che già da solo dovrebbe far preoccupare tutti sullo stato del pluralismo dell’informazione nel nostro paese. Ma se a questo si aggiunge un controllo capillare di fatto del territorio attraverso i giornali locali, le radio e le televisioni e il controllo “economico” attraverso la concessionaria di pubblicità, direi che l’allarme diventa davvero serio....

Elezioni regionali in Veneto, dal PRC una proposta chiara


Fra pochi mesi, nella primavera del 2020, nel Veneto si terranno le elezioni regionali.

La vulgata corrente dice che non ci sarà partita, che Zaia e il centrodestra dopo 25 anni di governo della regione saranno riconfermati. È possibile, probabile.

Il complesso delle contraddizioni che sono maturate in questi anni, che si sono rese ancor più manifeste con il finire di questa legislatura, non si è ancora pienamente espresso con tutta la sua forza, ma indica già la insostenibilità di un modello sociale ed economico fondato sulla rapina delle risorse del territorio, sia dal lato ambientale che da quello del lavoro. 
La successione sempre più potente e frequente di eventi climatici estremi rende ancora più visibile, palpabile, il disastro di decenni di assoluta indifferenza rispetto alle necessità di cura del territorio e dell’ambiente, per la salute delle cittadine/i e di qualsiasi considerazione per i limiti obbligati degli impatti delle attività economiche e produttive sulla natura...

MES: appello per una discussione democratica e il rigetto della attuale proposta


La modifica al Meccanismo Europeo di Stabilità in queste ore sottoposto al vaglio del parlamento italiano, rappresenta un importante passaggio per il nostro paese.

Le sue ricadute avranno impatto, oltre che nella definizione degli spazi di manovra economica dello Stato e delle amministrazioni locali, anche nella vita dei cittadini. Riteniamo quindi necessario sottrarre la discussione su questo tema alla semplificazione alla quale stiamo assistendo in queste ore e riteniamo che vada fatta una discussione che possa far comprendere le ricadute che questo provvedimento produrrà. 

Pacifisti oggi a Buckingham Palace


70° della Nato. A Londra va in scena anche il controvertice. Tariq Alì: con Corbyn vince la pace.

Lo scorso sabato si è tenuto il contro-vertice “New world (dis)Order” presso la chiesa battista di Bloomsbury solidale con i contenuti pacifisti della giornata. L’evento organizzato dal coordinamento europeo “No to War-No to Nato” col sostegno della Sinistra europea è stato la prima risposta della Londra antimilitarista al vertice Nato ospitato dal governo di Boris Johnson.

Vi hanno partecipato esponenti ed attivisti del pacifismo di tutta Europa e anche statunitense oltre ai delegati di partiti della Sinistra europea (per l’Italia Rifondazione Comunista).

I lavori del contro-vertice sono stati aperti dallo scrittore e film maker Tariq Alì che ha sottolineato come la Nato abbia definitivamente dimostrato la sua vera natura offensiva con i bombardamenti sulla Jugoslavia del 1999 e con la sua provocatoria avanzata verso est, arrivata a compimento col golpe sostenuto in Ucraina nel 2014 e lanciando la sua seconda guerra fredda mentre terminava prima.

Sul MES si discuta e si voti in parlamento


Trasformare la questione Mes in una rissa tra Pd e Lega è inaccettabile. Anche se la Lega ha responsabilità precedenti bisogna che ci sia dibattito e voto parlamentare come previstodalle norme.
Considerare falsi allarmi le contestazioni, le contrarietà e le richieste di approfondimento è inaccettabile.

Trattare come fake news le letture e le valutazioni diverse da quelle di Gualtieri è una lesione democratica grave e inaccettabile.

Sono molte e assai diverse le soggettività critiche nei confronti del Mes, compreso il partito di maggioranza relativa e di governo e la sinistra fuori e dentro il governo...

Rifondazione: Scuola, Fioramonti si metta d’accordo con Fioramonti


Rifondazione: Scuola, Fioramonti si metta d’accordo con Fioramonti


Il ministro dell’istruzione Fioramonti dovrà imparare ad essere più cauto nelle dichiarazioni che rilascia alla stampa, basti ricordare la minaccia di dimissioni, appena insediato, se non fossero stati destinati investimenti congrui per scuola e università, salvo poi costatare sommessamente la povertà di risorse previste nel nuovo DEF per i settori dell’istruzione.

In una recente intervista, il ministro ha dichiarato che i test delle prove INVALSI dovrebbero essere volontari e l’alternanza scuola lavoro rivisitata, per cambiarne la finalità.

A Torino la fiera delle armi aerospaziali. Locatelli (Prc-Se):”No ai mercanti di morte”


A Torino la fiera delle armi aerospaziali. Locatelli (Prc-Se):”No ai mercanti di morte”


Avanti con le armi spaziali. Oggi a Torino è stata inaugurata la settima edizione dell’Aerospace & Defence Meeting ovvero, come da presentazione ufficiale, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale e di difesa.

 “Difesa per modo di dire” sostiene il segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino Ezio Locatelli. “In realtà si tratta di armi aerospaziali, droni, aerei o velivoli da combattimento come gli F35.

Riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità. La Rete: questione che rischia di impattare fortemente la vita di tutti, necessaria discussione in tutti i consigli comunali.



Raramente si è vista una distanza tale fra la sostanziale mancanza di coinvolgimento della comunità nazionale su un provvedimento, e il peso che questo avrà sulla vita di tutti i cittadini italiani (ed europei). A valle sul suo welfare, sulla sua economia, sul futuro del debito e del bilancio pubblico, a monte sulla natura della democrazia in Europa e in Italia.

E’ questo il caso della cosiddetta riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e su cui l’Italia dovrà esprimere il proprio parere. Senza entrare in tecnicismi si tratterebbe di affidare a organismi e procedure ancora più “tecnocratiche” e automatiche di fatto la riproposizione delle politiche d’austerità di cui invece sempre più largamente si chiede la messa in discussione....

mercoledì 4 dicembre 2019

A proposito di “sardine” e di lotta alle destre populiste


Si moltiplicano in queste ore le piazze delle cosiddette “sardine” in chiave antilega, contro la politica della paura, dell’odio, dei muri. Un movimento fluido e molecolare convocato tramite social network. Nessun vestito o distintivo politico, siamo apartitici tengono a precisare i promotori. Un entusiastico editoriale del quotidiano il Manifesto parla delle “sardine” nei termini di  “contagiosi anticorpi contro le destre”. Ieri eravamo in presenza dei girotondi, del popolo viola contro Berlusconi oggi fanno la loro comparsa “inarrestabili banchi di sardine…contro l’odiatore seriale a capo della Lega”.

Ben venga tutto ciò che è sussulto democratico, mobilitazione antifascista, moto di opinione ispirato ai valori della Carta Costituzionale....