martedì 22 dicembre 2015

LE ELEZIONI SPAGNOLE DEL 20 DICEMBRE

Le elezioni spagnole del 20 dicembre

di Ramon Mantovani
 Per capire i risultati delle elezioni spagnole del 20 dicembre è necessario conoscere, almeno sommariamente, il sistema elettorale. Altrimenti si può incorrere in gravi fraintendimenti ed errori interpretativi.
Il territorio dello stato spagnolo è diviso in 52 circoscrizioni elettorali provinciali.
Non esiste un collegio unico nazionale (come esisteva in Italia ai tempi del proporzionale) per attribuire ai partiti anche i seggi corrispondenti ai voti che non hanno concorso ad eleggere direttamente nelle circoscrizioni.
Essendo le circoscrizioni disomogenee dal punto di vista della popolazione e del rapporto seggi elettori sono sempre stati avvantaggiati i due grandi partiti (PP e PSOE) e i partiti nazionalisti catalani, baschi e galiziani. E svantaggiati i partiti presenti su tutto il territorio ma non abbastanza grandi per eleggere direttamente nella stragrande maggioranza delle circoscrizioni.
In altre parole, che gli esempi concreti parlano da soli, nelle elezioni del 20 dicembre i seggi dei partiti presenti su tutto il territorio hanno un rapporto con il numero di elettori molto diverso. Un seggio del PP rappresenta 58mila voti. Del PSOE 61mila. Di PODEMOS 75mila. Di CIUDADANOS 87mila. Di IZQUIERDA UNIDA 460mila (!!!).

RICORSO DECRETO LEGGE SU PENSIONI



Note e indicazioni fornite in data 21.12.2015 per fare ricorso davanti al giudice del lavoro in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n.70/2015, contro il decreto legge 21.5.2015 n.65 (governo Renzi) convertito in legge n.109/2015, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.166 del 20.7.2015.
Cari/e compagni/e,

circa sei mesi fa alcuni compagni della città e della provincia di Milano – su indicazione e suggerimento del collettivo pensionati di Milano dell’Area sindacale “Il sindacato è un’altra cosa-opposizione Cgil” – hanno presentato istanza in via amministrativa alla Direzione INPS (competente per città o territorio di residenza di ogni ricorrente), usando il testo del modulo a suo tempo a voi fornito e che riteniamo opportuno allegare in copia alla presente.

Sinistra, lettera aperta di Pippo Civati e Paolo Ferrero



Sinistra, lettera aperta di Pippo Civati e Paolo Ferrero
Pubblicato il 21 dic 2015
La primavera prossima si andrà al voto in molte importanti città. Occasione imperdibile per la costruzione di un’alternativa politica, morale e sociale al governo del Partito Nazione: in quasi tutte le realtà si sta lavorando in questa direzione.

Chi parla di “eccezioni locali” sta sbagliando: non esistono un Pd nazionale “cattivo” e un Pd locale “buono” con cui invece si possono stringere alleanze. Si tratta ovunque dello stesso Pd e delle stesse politiche. Precarietà, nuove povertà, marginalità sociale, dramma abitativo: gli effetti di Jobs act, “buona” scuola, finanza fantasiosa (dopo quella creativa di Tremonti) si manifestano dolorosamente e con chiarezza proprio a livello locale, ed è con l’impatto delle politiche nazionali che i nuovi sindaci si troveranno a fare i conti.

lunedì 21 dicembre 2015

In Iraq per tutelare i grandi affari di Trevi.



"In Iraq per tutelare i grandi affari di Trevi. Noi in piazza il 16 gennaio". Intervento di Giorgio Cremaschi

La decisione del governo Renzi di inviare 450 soldati in Iraq sulla diga di Mossul è un atto di guerra in violazione brutale dell'articolo 11 della Costituzione, aggravato dalle ragioni privatistiche che lo motivano.

La società Trevi ha vinto l'appalto per la ristrutturazione della grande diga sull'Eufrate. E qui c'è già la prima menzogna della propaganda governativa, simile a quelle che si usano per giustificare le grandi opere in Italia. La diga infatti non è sull'orlo del crollo; tale affermazione, fatta per dare più valore morale all'invio di truppe, è stata smentita dallo stesso direttore dell'impianto che ha dichiarato che l'impianto opera in assoluta normalità. L'investimento di miliardi di euro serve ad un potenziamento dell'opera e la vittoria all'asta dell'azienda di Cesena fa parte della normale giostra dei grandi affari. All'interno dei quali rientrano anche le spese sulla sicurezza.

sabato 19 dicembre 2015

LA RIFORMA COSTITUZIONALE IN SINTESI.



LA RIFORMA COSTITUZIONALE IN SINTESI.

SCHEDA/COMMENTO DEL PROF. AZZARITI

La Riforma Costituzionale: La fine del bicameralismo perfetto e la riduzione delle funzioni del Senato, eliminato il rapporto di fiducia tra il Governo e il Senato. Sarà la sola Camera ad accordare o revocare la fiducia al Governo.

venerdì 18 dicembre 2015

CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 DICEMBRE 2015

CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 DICEMBRE 2015
 
 INTERVENTO DI BASILIO RIZZO PRIMA DELLA DISCUSSIONE DELLA DELIBERA SUGLI SCALI FERROVIARI RIPROPOSTA IN AULA DOPO LA BOCCIATURA DELLA SETTIMANA SCORSA.

Quando mi sono insediato nel ruolo di Presidente del Consiglio ho detto che avrei rispettato il mio ruolo anche quando ci fosse stata un’eventuale (che auspicavo non ci fosse) frizione nei confronti delle scelte della Giunta perché sono profondamente convinto del valore del confronto dialettico tra quello che pensa la giunta e quello che pensa il consiglio.
Do atto al fatto che il Sindaco, in tutti questi giorni, non è mai intervenuto su di me per nessuna decisione che riguardasse le scelte del Consiglio e ci siamo parlati molto, perché c’è stato di mezzo anche il 12 dicembre, e quindi avremmo avuto modo di farlo anche in via informale.

PENSIONI: DOPO 25 ANNI, 8 CONTRORIFORME E' ORA DI CAMBIARE



25 ANNI, 8 CONTRORIFORME
è ora di cambiare

Lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate

le pensioni sono di nuovo sotto attacco, è indispensabile reagire per impedire la cancellazione definitiva dei diritti sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

La pensione è “una retribuzione differita” e non sono “soldi per un consumo differito” come vorrebbe il nuovo presidente dell’INPS. La pensione “deve essere proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto” in modo da “garantire una vita libera e dignitosa al lavoratore ed alla propria famiglia” (art.36 della Costituzione).

giovedì 17 dicembre 2015

Una firma contro il fascismo



Una firma contro il fascismo

Rifondazione Comunista aderisce alla campagna che parte da Milano per la messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste. Invitiamo compagne e compagni a sottoscrivere appello on line 

Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Al Presidente del Senato Pietro Grasso
Alla presidente della Camera Laura Boldrini

Si chiede l’immediato scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste, da Forza nuova a Casa Pound a Lealtà azione alla Comunità militante dei dodici raggi e consimili, che traggono ispirazione dal passato ventennio mussoliniano come dal nazismo e che assumono come modelli di riferimento organizzazioni terroristiche e antisemite dello scorso secolo, come la Guardia di Ferro rumena e Le croci frecciate ungheresi. Diversi esponenti di questi stessi raggruppamenti sono stati in questi anni protagonisti di atti apologetici del fascismo, violenze gravissime, spesso a sfondo razziale, e per queste ragioni condannati dalla giustizia ordinaria. La volontà da parte di dette formazioni di ricostituire nel presente il partito fascista, contravvenendo alla legge, è un dato inconfutabile. La stessa Corte di Cassazione, l’8 gennaio 2010 (sentenza 19449 Quinta sezione penale), riguardo Forza nuova, ribadiva la natura «nazifascista» dell’organizzazione. Si richiede altresì da subito il divieto alle organizzazioni citate di poter accedere a spazi pubblici, all’aperto o al chiuso, per manifestazioni, convegni, concerti, raccolta firme o altre attività a fini propagandistici.

Perchè abbiamo bocciato la trasformazione urbanistica proposta da Pisapia a Milano



Perchè abbiamo bocciato la trasformazione urbanistica proposta da Pisapia a Milano
di Anita Sonego

Mercoledì 9 dicembre il Consiglio Comunale di Milano ha bocciato l’ Accordo di Programma tra Comune e Ferrovie dello Stato per la “trasformazione urbanistica” di 7 scali ferroviari dismessi.

La delibera, di grande rilevanza strategica per il futuro della città, era stata licenziata dalla Giunta il 19 novembre e discussa in sole 2 sedute della Commissione urbanistica.
Si trattava di decidere il ” riuso edificatorio” di 1.300.000 mq con una previsione insediamenti di 20.000 nuovi abitanti ed almeno 2.000 addetti ad attività artigianali e terziarie.

19 dicembre fuori tutt@! Sosteniamo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della grande distribuzione.



19 dicembre fuori tutt@! Sosteniamo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della grande distribuzione.

Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione scioperano una seconda volta il 19 dicembre, dopo la mobilitazione del 7 novembre, e manifestano a Milano.
Sosteniamo con forza la loro lotta, che è importantissima per i salari e le condizioni di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori.

Lo è perché in questo settore si è sperimentato in questi anni il massimo dello sfruttamento: moltiplicazione dei contratti con ogni forma di precarietà, subordinazione della vita delle lavoratrici e dei lavoratori ai tempi delle imprese, liberalizzazione degli orari che ha invaso i giorni festivi impedendo le normali relazioni tra le persone.

lunedì 14 dicembre 2015

I MOTIVI PER I QUALI I CONSIGLIERI DEL GRUPPO SINISITRA PER PISAPIA BASILIO RIZZO E ANITA SONEGO NON HANNO VOTATO LA DELIBERA DELL’ADESIONE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA DELLE AREE FERROVIARIE DISMESSE E IN DISMISSIONE



I MOTIVI PER I QUALI I CONSIGLIERI DEL GRUPPO SINISITRA PER PISAPIA BASILIO RIZZO E ANITA SONEGO NON HANNO VOTATO LA DELIBERA DELL’ADESIONE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA DELLE AREE FERROVIARIE DISMESSE E IN DISMISSIONE
 
Gli scali ferroviari sono una risorsa decisiva per qualificare il tessuto urbano, garantendo insieme alle (poche) aree ex-industriali rimaste ed alle caserme dismesse gli ultimi spazi nel gia’ troppo costruito di una città piccola degli attuali confini municipali quale è Milano.
Una risorsa preziosa che deve essere affrontata in una visione unitaria che valorizzi due esigenze primarie dei milanesi: l’ambiente ed i diritti sociali soprattutto dei ceti meno fortunati (in primo luogo il diritto alla casa).
 
Quindi bisognerà far respirare la città con parchi e verde in misura significativa e coordinata e privilegiare nella residenza l’edilizia residenziale sociale in particolare in affitto (case popolari).

Atti di forza contro il diritto di sciopero.



Atti di forza contro il diritto di sciopero.

Il presidente della Commissione di garanzia (anti)sciopero, in linea con tutte le azioni della Commissione da quando è stata costituita, ha deciso di annullare il diritto di sciopero.

Questa volta la scusa sembra buona: i sindacati dei trasporti maggiormente rappresentativi (dell’osservanza alle scelte padronali), ovvero Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno firmato un accordo che limita ulteriormente questo fondamentale diritto, già gravemente bloccato dalle franchigie decise dalla L. 146/90, e lo hanno fatto senza sentire il parere di nessuno, permettendosi di interferire con scelte che riguardano principalmente il territorio romano ed arrivando all’assurda scelta di renderlo esigibile “a fini di efficacia generale”.

I giovani ormai sono condannati ad una vita precaria generata proprio dal lavoro precario



I giovani ormai sono condannati ad una vita precaria generata proprio dal lavoro precario.Costretti a schiavizzarsi per non perdere un posto. Ecco perchè.

Dietro questo già avviato processo di precarizzazione del mondo del lavoro si cela anche una contestuale e progressiva precarizzazione della vita dei giovani, condannati ad un futuro nero. Intanto, a fronte dell’enorme espansione demografica delle popolazioni africane e dell’aumento di giovani disponibili a venire in Europa per fare qualunque lavoro e a qualsiasi condizione, l’Europa intera si attrezza diminuendo i diritti dei lavoratori nascondendosi dietro la parola ‘competitività’. Il Job’s Act deve essere letto anche in questa prospettiva.

Salvare le banche, rapinare i clienti. E' il capitalismo bellezza!



Salvare le banche, rapinare i clienti. E' il capitalismo bellezza!

Il governo vara il “salva obbligazionisti”. Una copertura dei risparmi fino a 100 mila euro. Ma le polemiche sul caso delle quattro banche salvate dai fallimenti non si placano. In particolare è da Bruxelles che arriva l’attacco più duro: sono stati venduti prodotti pericolosi e inaffidabili.
Sulla vicenda del pensionato suicidatosi a Civitavecchia dopo aver perso tutti i risparmi investiti in Banca Etruria, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per il grave reato di istigazione al suicidio. L’associazione è durissima. “Chiediamo alla Procura di Civitavecchia di aprire una indagine sulla base dell’art. 580 del Codice Penale, volta ad accertare eventuali responsabilità di terzi nel suicidio del pensionato – afferma il presidente Carlo Rienzi – In particolare vogliamo sapere se eventuali comportamenti di organi pubblici o soggetti privati abbiano potuto in quale modo contribuire al tragico gesto, spingendo l’uomo alla disperazione e quindi al suicidio. Si tratta di un episodio gravissimo, e il rischio maggiore è quello dell’emulazione – prosegue Rienzi – Per tale motivo è importante ricordare a chi in questi giorni ha perso tutti i risparmi a causa del salvataggio delle 4 banche, che non tutto è perduto, e che esistono azioni legali come quella avviata dal Codacons che mirano al recupero integrale degli investimenti”.

Ricostruzione del centrosinistra o uscita a sinistra dalla morte del centrosinistra



"Ricostruzione del centrosinistra o uscita a sinistra dalla morte del centrosinistra". Intervento di Franco Ferrari

Il Manifesto di stamattina riporta, virgolettata, una dichiarazione di Vendola che a mio parere chiarisce bene uno degli ostacoli al processo unitario a sinistra: "Il centrosinistra è morto. Lo ha ucciso Renzi. Per ricostruirlo bisogna battere il renzismo". La citazione contiene tre proposizioni.

1)      "Il centrosinistra è morto". Su questo penso che siamo quasi tutti d'accordo. la differenza di analisi sta nel decidere quando sia avvenuta la sua morte. Per alcuni, e io sono tra quelli, era morto con la crisi e la caduta dell'ultimo governo Prodi. Ma questa è una differenza che riguarda il passato.

Nota della segreteria nazionale del PRC-SE sul processo unitario a sinistra



Nota della segreteria nazionale del PRC-SE sul processo unitario a sinistra
Pubblicato il 13 dic 2015
Alle compagne e ai compagni di Rifondazione Comunista e della sinistra
Care compagne e cari compagni,
la riunione di venerdi 11 u.s. del tavolo delle forze di sinistra che avevano sottoscritto il documento “Noi ci siamo. Lanciamo la sfida” si è risolta con una rottura che ha impedito di procedere alla convocazione dell’Assemblea unitaria del 15/17 gennaio, come era previsto dal documento unitario e come noi abbiamo riproposto.
Dopo settimane di discussioni ci siamo infatti trovati dinnanzi alla comunicazione dell’intenzione da parte di coloro che fanno parte di Sinistra Italiana di anteporre la costruzione di un nuovo partito di sinistra – con la richiesta di sciogliere tutti i partiti esistenti come condizione di partecipazione alla costruzione del nuovo partito – alla proposta su cui avevamo lavorato per mesi di dar vita ad un processo unitario per un nuovo soggetto politico.