giovedì 28 novembre 2019

Anche in Italia ora le armi le vende direttamente il ministero


Da diversi anni, tra le tante richieste e pretese che l’industria bellica nazionale rivolge ai governi spicca quella di trasformare ufficialmente gli stessi governi in autorevoli agenti di commercio per la propria mercanzia.


Stiamo parlando del così detto approccio “government to government” (G2G) ossia la trasformazione del ministero della Difesa nell’autorità preposta a stipulare direttamente contratti per la fornitura di tecnologia militare con paesi terzi. Lo chiedevano da anni sia gli industriali che i sindacati.


Già il 20 gennaio dello scorso anno, in una intervista rilasciata al Sole24ore l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, riferendosi al Medio oriente, rilasciava una dichiarazione cinica e pragmatica:....

Il lungo autunno della classe operaia italiana

Pubblichiamo un estratto del libro di Sergio Bologna Il “lungo autunno”: le lotte operaie degli anni settanta.

Dopo l’autunno caldo: le condizioni di lavoro in fabbrica

È opportuno seguire il filone della soggettività operaia, per capire meglio quel che succede in fabbrica dopo l’autunno caldo, la costituzione dei Consigli e l’elezione dei delegati. Con tutti i suoi limiti, era in atto una rivoluzione nella mentalità della massa operaia, che seguiva un suo percorso indipendente dalle strategie sindacali. Coglierne le caratteristiche richiede un’indagine a livello di base. Nel 1972 la Fiom lancia un’inchiesta tra i delegati, pubblicata nel ’74 con prefazione di Bruno Trentin. Che bilancio traggono i delegati dei primi due anni successivi all’autunno caldo?

Oltre 1,7 miliardi di euro di fondi ex gescal inutilizzati o stornati per altri utilizzi

Pubblicato il 21 nov 2019

Rete delle Città In Comune e Unione Inquilini: inaccettabile! Di fronte al dramma montante del bisogno casa devono essere usati per dare risposte concrete a chi è o rischia di finire in mezza ad una strada!

21 novembre. Mentre assistiamo nel più completo silenzio da parte dei Governi che si sono succeduti al montare del dramma sociale della precarietà abitative e del bisogno di una casa a canone sociale, esploso in maniera devastante con la crisi economica di questi anni, scopriamo che esiste un vero e proprio “tesoretto” stimabile in almeno 1.7 miliardi di euro, che giace da anni inutilizzato presso Cassa depositi e Prestiti o alcune Regioni e Comuni, oppure utilizzato per altri tipi di intervento che non hanno nulla a che fare con la realizzazione di case popolari.....

Riunione sulla sanità in Federazione

Ad un mese circa dalla costituzione del gruppo regionale , dopo che è stato approntato e stampato il volantino e mostra  è  necessario il passo successivo con  la costituzione dei gruppi di federazione per sviluppare il lavoro.

In rete e su face book il materiale compresa l’iniziativa di presentazione a Como all’ospedale S.Anna dei giorni scorsi.

Domenica con alcuni  compagni  margine del seminario regionale sul Partito Sociale  si è concordata   
la data di venerdì 29 /11 alle 18,30 per la suddetta riunione  c/o la Federazione di Milano

Abbiamo individuato alcune prime situazioni cui allargare, se hanno compagni/e interessati o che già intervengono sulla sanità.   

Per il materiale citato se necessario ci si può rivolgere al compagno Fabrizio (331 9034925) che lo ha già segnalato agli iscritti nel gruppo whatsapp Gruppo_sanità_Lombardia.

Roberto Acerboni
roberto.acerboni@fastwebnet.it
3395373470

“L’arroganza del potere : declassato il reparto di medicina neonatale di Rho”.

di Giovanna Capelli


Come una inesorabile mannaia la delibera della Giunta regionale lombarda del giorno 11 novembre declassa il reparto di Terapia Intensiva Neonatale a semplice reparto di patologia Neo natale. Un un potere ottuso e vorace decide contro le mobilitazioni di un territorio vasto (più di 10.000 firme, mobilitazioni, odg Consigli) per un reparto che era il fiore all’occhiello della zona per qualità e risultati delle cure, per dedizione degli operatori e sintonia con le famiglie che in quel reparto hanno affrontato il percorso delicato di accompagnare al mondo neonati prematuri, con grande tecnica e sapere e con grande umanità, come hanno testimoniato mamme e papà utenti per mesi di quel reparto. Ma dietro la evidente ottusità di chi si scontra contro la volontà esplicita di una opposizione territoriale spunta la ragione ultima di questa apparente insensatezza: spostare pazienti e soldi dal pubblico al privato. Alle porte di Rho nell’ area Mind sorgerà un grande ospedale privato. I conti e le prospettive delle destre sono chiare e vanno sempre nella stessa direzione, tocca noi fermare questo scempio.
RIFONDAZIONE Comunista condivide e partecipa a questa lotta.

Milano, 20/11/2019

mercoledì 27 novembre 2019

Autonomia differenziata. Verso la rottura dell’unità nazionale?

La cosiddetta secessione dei ricchi – ovvero la richiesta di maggiore autonomia da parte di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – è un segnale lampante della rottura di quello che si potrebbe definire il ‘patto implicito’ che ha tenuto insieme Nord e Sud del Paese, ovvero un patto basato su una divisione del lavoro che ha storicamente visto le imprese del Nord produrre e vendere a beneficio dei consumatori residenti nelle regioni meridionali. Questo patto, al netto degli aspetti formali e della Costituzione vigente, ha consentito all’intero Paese di mantenere la sua unità formale e, al tempo stesso, di percorrere un sentiero di crescita trainato da investimenti pubblici e privati a sostegno della domanda interna....

A proposito di “sardine” e di lotta alle destre populiste


Si moltiplicano in queste ore le piazze delle cosiddette “sardine” in chiave antilega, contro la politica della paura, dell’odio, dei muri. Un movimento fluido e molecolare convocato tramite social network. Nessun vestito o distintivo politico, siamo apartitici tengono a precisare i promotori. Un entusiastico editoriale del quotidiano il Manifesto parla delle “sardine” nei termini di  “contagiosi anticorpi contro le destre”. Ieri eravamo in presenza dei girotondi, del popolo viola contro Berlusconi oggi fanno la loro comparsa “inarrestabili banchi di sardine…contro l’odiatore seriale a capo della Lega”.
Ben venga tutto ciò che è sussulto democratico, mobilitazione antifascista, moto di opinione ispirato ai valori della Carta Costituzionale....

Ilva – Basta ricatti: nazionalizzare per garantire lavoro, salute, ambiente


L’annuncio di Arcelor Mittal di rescindere il contratto di acquisizione dell’Ilva suona come un ricatto inaccettabile.
Rischiamo di trovarci di fronte all’ennesimo atto di una lunga saga che a suon di ristrutturazioni, delocalizzazioni, acquisizioni ai fini di speculazioni finanziarie ha continuato a impoverire il tessuto produttivo industriale del nostro paese, con la perdita di intere filiere produttive e  di settori strategici con gravi ricadute occupazionali.
Grave è la responsabilità dei governi succedutisi fin qui che, diversamente da quanto avviene in altri paesi europei, hanno lasciato campo libero alle scelte di un capitalismo poco propenso a investire e innovare, favorendone invece la propensione a speculare sulle privatizzazioni prima e a puntare su bassi salari e contributi pubblici poi.
Fiumi di miliardi, tra agevolazioni fiscali e contributi diretti, sono stati erogati alle imprese......

Lombardia: corruzioni e tangenti


In riferimento all’arresto della ex Eurodeputata di ForzaItalia Lara Comi – Antonello Patta – Segretario Regionale di Rifondazione Comunista Lombardia ha dichiarato:
«E’ di oggi la notizia dell’arresto della ex Europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, dell’Amministratore Delegato dei supermercati Tigros ed ex candidato sindaco a Varese in quota Lega Paolo Orrigoni, entrambi ai domiciliari e del dirigente di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale (in carcere).
L’ex eurodeputata deve rispondere di tre reati tra i quali anche un finanziamento illecito ricevuto da un imprenditore Bresciano. Le indagini a suo carico sono partite dopo il 7 maggio scorso quando un’indagine diretta dalla procura di Milano – Direzione distrettuale antimafia.....

Acqua. Il popolo è sovrano o no?


Rimango basito davanti al fatto che i politici italiani, eletti dal popolo, non obbediscono a quello che il popolo italiano ha deciso con ben ventisei milioni di preferenze nel Referendum sull’acqua del 2011, affermando che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si può fare profitto sull’oro blu.
Il Referendum è l’unica possibilità che il popolo italiano ha di esprimere in maniera diretta la propria volontà.  E’ incredibile che dal 2011 abbiamo avuto ben sette governi di varie tonalità da sinistra a destra, ma nessuno ha obbedito a quanto il popolo ha deciso sull’acqua. La Politica è sorda a quanto il Popolo chiede.
E’ un’amara constatazione soprattutto per gli ultimi due governi: il governo giallo-verde e quello attuale giallorosso. In tutti i due governi la forza politica più consistente era il Movimento Cinque Stelle. La prima stella del M5S è sempre stata la gestione pubblica di questo prezioso bene....

Anche su F35 nessuna svolta: maggioranza M5S-PD-LeU conferma programma


Spese militari. F35, passa la mozione della maggioranza che approva il programma
 di Luca Liverani da Avvenire 
Voltafaccia del M5s, da sempre contrario: «Le condizioni rispetto a 6 anni fa sono cambiate». Anche il Pd rinuncia al dimezzamento della spesa chiesto nel 2014. «Grande delusione» della campagna NOF35
Virata a 180° del Movimento 5 stelle sugli F35. La mozione della maggioranza approvata ieri sera alla Camera registra un cambiamento radicale della storica posizione dei grillini, ostinatamente contrari al costoso programma di acquisto di 90 cacciabombardieri Lockheed Martin. In retromarcia anche il Pd, che nel 2014 aveva sostenuto la mozione Scanu che chiedeva al governo di dimezzare l’investimento per il costoso programma di velivoli.....

Arcelor Mittal: Rifondazione con i lavoratori in sciopero

Rifondazione Comunista è al fianco dei lavoratori dell’Arcelor Mittal mobilitati in tutti gli stabilimenti del gruppo per lo sciopero di 24 0re indetto da Fiom, Fim e Uilm contro le “condizioni provocatorie e inaccettabili poste dall’azienda”.
Arcelor Mittal nell’incontro con  il governo ha infatti esplicitato i suoi veri obiettivi: il drastico ridimensionamento della produzione a quattro milioni di tonnellate, il licenziamento di 5 mila dipendenti ora in produzione e  la messa in discussione del ritorno in fabbrica dei 2 mila attualmente in amministrazione straordinaria, la modifica del piano ambientale.
La pretesa è di fatto una completa riscrittura dell’accordo sottoscritto solo un anno fa e realizzare un piano totalmente diverso da quello originario.

Questione di folla


Questione di folla

di Alba Vastano*
Si è insediato il Conte bis, ma non è il nostro governo. Non può esserlo per chi ritiene che l’unica forma di governo possibile debba essere conforme allo Stato di diritto sancito dalla Costituzione repubblicana. E non è certo il governo del cambiamento. Ѐ invece ancora una volta il governo dei riformisti, di chi della politica e della democrazia ne fa personalismi, ne fa inciuci di palazzo.

Il leghista dell’odio che voleva pieni poteri ha dovuto mollare la presa, lasciando momentaneamente (?) il campo libero. Sì, ma alle politiche liberiste, quelle che hanno distrutto lo Stato sociale, proprio quelle che infine lo hanno favorito nella sua iniqua funzione di ministro dell’interno. Di male in male , non c’è il peggio nel male, sia pur con un breve respiro per lo sventato pericolo del golpe salviniano, di colui che chiedeva pieni poteri.......

lunedì 18 novembre 2019

Con Nicoletta Dosio e i compagni No Tav condannati




La direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà e sostegno a tutti i NoTav ingiustamente condannati e a rischio carcere per aver partecipato nel marzo del 2012 a una manifestazione dimostrativa di contrarietà alla linea di Alta velocità Torino-Lione e di protesta, del tutto pacifica, per i pestaggi e la repressione perseguiti in quei giorni da parte dalle forze di polizia.

Tra i condannati Nicoletta Dosio, una delle figure di rilievo del Movimento NoTav, che ha deciso di non avvalersi delle misure alternative al carcere al fine di evidenziare le storture e l’iniquità di un sistema giudiziario che infligge pene abnormi per quanti hanno esercitato un diritto – il diritto a manifestare per la giustizia sociale e ambientale – garantito dalla Costituzione.  

La direzione nazionale Prc-Se impegna le proprie strutture territoriali a partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione perché sia restituita piena libertà a tutti i condannati, in particolare contro misure inaudite di carcerazione che dovessero eventualmente colpire la compagna Nicoletta.  

Roma, 11 novembre 2019


Ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Direzione nazionale di Rifondazione Comunista

Di Vittorio era per salario minimo, approvare legge subito

Nell’anniversario della morte di Di Vittorio ringraziamo Marta Fana per aver ricordato la proposta di legge presentata il 14 maggio 1954 da Giuseppe di Vittorio, Teresa Noce, Vittorio Foa e tanti altri parlamentari comunisti e socialisti per la “fissazione di un minimo garantito per tutti i lavoratori”.
Una proposta che parla di noi e del nostro tempo quando nella relazione afferma che  “trova essenzialmente il suo fondamento nelle gravissime condizioni in cui versano centinaia di migliaia di lavoratori che pur sono regolarmente occupati”; e quando dopo aver  citato l’articolo 36 della Costituzione denuncia salari “che per la loro avvilente irrisorieta’ acquistano tutte le caratteristiche di veri e propri salari schiavisti” e che si hanno “situazioni di questa natura nonostante l’esistenza di contratti collettivi di lavoro e degli accordi interconfederali”. Oggi circa il 30% dei lavoratori è al di sotto dei 9 euro con salari da fame.
E’  al meglio di quella  grande tradizione operaia e sindacale e alla Costituzione che ci richiamiamo con alcune delle nostre proposte in difesa dei redditi e dei diritti dei lavoratori:
  • -Istituzione per legge di un salario minimo orario di nove euro per tutti i lavoratori,
  • -eliminazione del jobs act e di tutte le norme che producono precarietà, reintroduzione dell’articolo 18.
Il governo se vuole dare segni di cambiamento reale approvi leggi a favore di lavoratrici e lavoratori.

Antonello Patta
Responsabile nazionale lavoro Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Arcelor Mittal vuole solo chiudere. Intervento Pubblico

Nell’incontro col governo si svela il gioco di Arcelor Mittal che prosegue nel suo ricatto alzando la posta con richieste durissime tra cui quella di 5 mila esuberi.

Prima il problema era lo scudo penale, poi è diventato quello del calo della domanda, poi quello dei tempi troppo stretti per la messa in sicurezza dell’altoforno 2, quindi viene messo sul tavolo come se niente fosse che la stessa difficoltà si potrebbe porre sugli altri altoforni.
Tutte questioni che, a parte quello dello scudo penale sulla cui costituzionalità ci sarebbe da dire,  erano già note da tempo
Era chiaro che non si poteva lasciare che l’altoforno uccidesse ancora ed erano già stati ottenuti tre mesi di proroga per la messa in sicurezza, come in generale avrebbe dovuto essere chiaro che un paese civile non può permettere che si produca senza le garanzie di sicurezza per i lavoratori....

La mano pubblica e un piano nazionale di riconversione ecologica

Alfonso Gianni (il manifesto 9 novembre 2019)
La drammatica vicenda dell’Ilva richiama un groviglio di questioni e di responsabilità che bisognerebbe cercare di dipanare se si vuole trovare una soluzione alla terribile questione ambientale e sociale che essa ha suscitato.
Non è d’aiuto, anzi d’impaccio, inseguire le polemiche di una politica ridotta a una poltiglia di incapacità, incompetenze e irresponsabilità.
La gravità della situazione impone di andare alle radici del problema. Quando si confrontano e si scontrano due diritti fondamentali esplicitamente tutelati della Costituzione, due beni comuni potremmo anche dire, come il lavoro e la salute degli individui e della comunità, e tale scontro non trova soluzione, se non distruttiva per uno di questi diritti o per entrambi, nel perimetro determinato dalle scelte dell’industria privata votata al profitto, c’è un’unica soluzione possibile: la nazionalizzazione dell’impresa.

domenica 17 novembre 2019


 I PENSIONATI IN PIAZZA PERCHÉ IGNORATI E INASCOLTATI DAL GOVERNO.



Ieri i pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato a Roma per protestare contro il governo che si è rifiutato di prendere in considerazione le pur moderate richieste avanzate sulla rivalutazione delle pensioni e sulla non autosufficienza: “Siamo invisibili, ignorati, inascoltati. Come se non esistessimo”.

Per la legge di Bilancio del governo Conte 2 in Italia non esiste un problema pensionati e la partita rivalutazioni è stata chiusa con la mancia insultante di 6 centesimi di aumenti. Gli alleati della maggioranza litigano su tutto, ma sulle pensioni sono tutti tacitamente d’accordo: il problema non si pone.

L’esatto contrario di ciò che dice l’osservatorio sulle pensioni dell’Inps da cui risulta che nonostante il numero delle pensioni continui a calare negli anni, i pensionati italiani sono sempre più poveri: la pensione di vecchiaia media non arriva a 1200 euro, con le donne che prendono la metà degli uomini, 12,6 milioni di pensioni non arrivano a mille euro, 10 milioni di pensioni sono sotto i 750, 6 milioni di pensionati prendono così poco da aver bisogno di integrazioni assistenziali.