lunedì 11 luglio 2016

Il contratto di lavoro? Un vecchio arnese da museo.



Il contratto di lavoro? Un vecchio arnese da museo. La ricerca della Fondazione di Vittorio

"La contrattazione integrativa di 2° livello riguarda ancora solo il 21,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti, mentre il contratto nazionale continua a coprire l'88,4% del totale delle retribuzioni di fatto".

E' quanto emerge da uno studio elaborato, su dati Istat, dalla Fondazione Di Vittorio, sulla contrattazione integrativa e le retribuzioni nel settore privato.

Per la fondazione della Cgil, "il Ccnl si conferma, dunque, elemento insostituibile di autorita' salariale sia per quantita' di applicazione nelle imprese che per percentuale di copertura retributiva".

domenica 10 luglio 2016

"Assistenza e libera scelta. La sanità con il trucco"



"Assistenza e libera scelta. La sanità con il trucco"

Avete sentito parlare del PRINCIPIO DELLA LIBERA SCELTA? Forse molti di voi no, ed è un peccato.

E’ un peccato perché riguarda tutti molto da vicino: riguarda quelle persone che hanno un familiare o un genitore non autosufficiente che ha bisogno di vivere in una struttura protetta. Riguarda gli anziani, soli e bisognosi di cure. Riguarda quel momento della vita di persone, genitori e figli in cui spesso il senso di solitudine pervade e prende spazio sugli altri sentimenti. Riguarda il percorso di inserimento di una persona non più autosufficiente in una strutturale protetta.

Perché attraverso appunto il Principio di Libera Scelta avremo il dovere e la “libertà” di poter scegliere “liberamente” a quale RSA rivolgersi, indipendentemente tra strutture accreditate (pubbliche ) e accreditate (strutture che si, hanno stipulato una convenzione con il SSN, ma che è essenzialmente privata).

REFERENDUM COSTITUZIONALE E ITALICUM: LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE.




REFERENDUM COSTITUZIONALE E ITALICUM: LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE.
Autore: Vittorio Agnoletto

Poche persone sembrano averlo compreso, ma il referendum di ottobre è destinato ad essere la scadenza elettorale più importante almeno degli ultimi cinquant’anni: non si decide chi governerà nei prossimi cinque anni il Paese o qualche città, scelte sempre importanti ma modificabili in un arco di tempo tutto sommato non lunghissimo. In ottobre decideremo la qualità della nostra vita democratica che accompagnerà noi e le future generazione nei prossimi decenni; per essere ancora più espliciti e più realisti, decideremo se potremo ancora usare la parola democrazia per descrivere lo Stato nel quale vivremo.

Il combinato disposto tra l’Italicum, nella sua attuale versione, e la riforma costituzionale elaborata da Renzi e approvata dal Parlamento, mette in discussione non solo scelte che affondano le loro radici nella lotta di Liberazione del nostro Paese, ma i presupposti stessi sui quali si è formata l’idea di stato democratico nel mondo occidentale.

Lavoro, la favoletta dei voucher: succede veramente di tutto!



Lavoro, la favoletta dei voucher. La ricerca dell'Ires dell'Emilia Romagna. Cgil: "Qui succede veramente di tutto"

Che il Jobs act abbia permesso di superare il precariato "e' una favola". Anzi, i dati Istat sui posti di lavoro, forniti in modo "anfetaminico" ogni mese dal Governo, "sono drogati". Il motivo? "Si utilizza il valore medio degli orari di questi voucher e lo si tramuta in posti di lavoro". A denunciarlo e' il segretario regionale Cgil Emilia-Romagna, Vincenzo Colla. Pochi giorni fa c’è stata la presentazione di una ricerca dell'Ires regionale proprio sui voucher. Quindi, sottolinea il leader Cgil, "formalmente la crescita dei posti di lavoro deriva per la stragrande maggioranza da questo". Dal punto di vista statistico, "e' certamente una soluzione splendida- ironizza Colla- ma stiamo parlando di gente che non ha un lavoro".

Italicum: "Può darsi che la Corte Costituzionale arrivi prima del referendum"



Italicum, la soddisfazione del Prc di Torino: "Può darsi che la Corte Costituzionale arrivi prima del referendum"

Rifondazione Comunista di Torino manifesta soddisfazione per l’accoglimento da parte del Tribunale di Torino del ricorso presentato da diciassette cittadini contro L’Italicum. Il ricorso, nelle parti accolte, verrà ora trasmesso alla Corte Costituzionale per il pronunciamento definitivo. E’ possibile che il pronunciamento della Corte Costituzionale arrivi prima della data del referendum costituzionale, "referendum per il quale occorre da subito dare corso ad una campagna di massa per il No alla manomissione operata dalla maggioranza che sostiene il governo Renzi",si legge in una nota. Il ricorso per incostituzionalità predisposto dagli avvocati Roberto Lamacchia e Ennio Lenti è stato sottoscritto, tra gli altri, dai compagni di Rifondazione Comunista Daniela Alfonzi e Gianni Naggi.

Ttip/2, al vertice Nato ci sarà un incontro ad alto livello anche sugli accordi commerciali



Ttip/2, al vertice Nato ci sarà un incontro ad alto livello anche sugli accordi commerciali

Il negoziato sull'accordo Ttip sarà, insieme alla Brexit, al centro del trilaterale tra il presidente Barack Obama e i presidenti della Commissione e del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, in programma venerdì mattina prima dell'inizio del vertice della Nato a Varsavia. Tusk e Juncker, indicano alti funzionari europei, diranno a Obama che l'Europa "ha intenzione di intensificare" la trattativa, di cui è previsto un nuovo round la prossima settimana, "ma chiederanno agli Usa di fare passi che permettano di superare le preoccupazioni europee", in particolare sulla questione della reciprocità di partecipazione agli appalti pubblici. "Altrimenti sarà molto difficile chiudere il negoziato" hanno aggiunto le fonti europee.

Per quanto riguarda l’altro accordo commerciale di grandi proporzioni, il Ceta, tra Europa e Canada, l’idea è di una applicazione provvisoria per inizio 2017, anche se serve la ratifica dell'intesa da parte dei parlamenti nazionali.

Ttip/1, solo il 3% dei consumatori italiani accetterebbe carne da animali clonati



Ttip/1, solo il 3% dei consumatori italiani accetterebbe carne da animali clonati

"Solo il 3% degli italiani e' d'accordo che anche in Italia si possa consumare carne e latte proveniente da animali clonati". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ipr marketing divulgata nell'anniversario dei 20 anni dalla nascita della pecora Dolly.
"La commercializzazione di carne, latte e formaggi proveniente da animali clonati- sottolinea la Coldiretti- e' un rischio che gli italiani non vogliono correre, non accettabile dai consumatori, che pone insormontabili problemi anche di natura eticaQ.

La prima clonazione animale annunciata risale alla pecora Dolly nata il 5 luglio 1996, ma da allora si e' intensificato lo sfruttamento commerciale di tale tecnica in molti Paesi ed oggi - rileva l'associazione agricola - e' possibile clonare un animale con una spesa attorno i diecimila euro e la tecnica riguarda gia' molti animali da allevamento dalle pecore ai maiali, dai tori ai cavalli".

L'atteggiamento degli italiani e' anche "un segnale chiaro nei confronti delle trattative sugli accordi di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (Ttip) dove la pratica della clonazione animale si e' rapidamente diffusa, al pari di Brasile e Argentina", afferma Coldiretti.

"L'Unione Europea non puo' rinunciare agli elevati standard di qualita' raggiunti nell'agroalimentare ma, al contrario, bisogna guardare alle domande che vengono dal mercato, sia in Europa che in Usa, ed innalzare il livello di sicurezza dei prodotti perche' se e' vero che per i nostri consumatori sono inaccettabili la carne trattata agli ormoni, il pollo varecchinato, piuttosto che la carne clonata, e' altrettanto vero che anche negli Usa cresce solo la domanda di prodotti italiani legati al territorio con forte natura identitaria.

Prodotti che vanno dunque tutelati rispetto al fenomeno dell'agropirateria che sul falso Made in Italy fattura 20 miliardi di euro negli Stati Uniti", dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. 

"Fu Calderoli ad usare il termine "scimmia" come insulto razzista, ma il Pd lo salvò dall'incriminazione"



"Fu Calderoli ad usare il termine "scimmia" come insulto razzista, ma il Pd lo salvò dall'incriminazione".
 Intervento di Giorgio Cremaschi
L'inventore di "scimmia", e simili, come insulto razzista fu qualche anno fa tale Calderoli, parlamentare della Lega Nord. Lo rivolse all'indirizzo dell'allora ministro Kyenge. In questo pezzo Giorgio Cremaschi aggiunge qualche particolare in più. Sottolinea, cioè, come a salvare Calderoli fu il Pd, andando contro una rappresentante del suo stesso partito

Nel Senato giunse la richiesta di autorizzazione a procedere per razzismo contro il senatore della Lega Nord. Ben 81 parlamentari del PD , quasi tutti, votarono per salvare Calderoli che poi ricambiò il favore ritirando molti suoi emendamenti su leggi del governo. Questo schifo dimostra che viene dal palazzo la tolleranza contro il razzismo.

"Non commettiamo l'errore di omologarci alle tendenze populiste in atto".



"Non commettiamo l'errore di omologarci alle tendenze populiste in atto". Intervento di Franco Astengo
l termine populista è diventato di gran moda nel lessico politico europeo coinvolgendo nella definizione diversi movimenti e leader che agiscono in varie situazioni rese molto complicate dal procedere di eventi drammatici legati in gran parte agli effetti della fase conclusiva del tipo di gestione globale del ciclo capitalistico avviato fin dagli anni’90 del XX secolo con la caduta della dimensione bipolare dell’assetto planetario.
E’ necessario, da questo punto di vista, andare avanti nell’analisi, per tentare una definizione meno sommaria del fenomeno.

"Appunti per una riflessione ancora sul votoe la debacle della sinistra".



"Appunti per una riflessione ancora sul voto a Torino e la debacle della sinistra". Intervento di Gianni Marchetto
Sono sbalordito: che la politica si sia immiserita ai soli appuntamenti elettorali. Personalmente avevo conosciuto un altro modo di fare politica. Oggi che il peso specifico è tutto sbilanciato sulla rappresentanza elettorale a qualsiasi costo e in qualsiasi maniera ecco che le contraddizioni esplodono e non ce la si può cavare dicendo "proveremo a fara meglio la prossima volta": così sembriamo tutti criceti nella ruota.

In un periodo storico poi, che vede l’esaurirsi la “spinta propulsiva” della democrazia delegata – controprova: dal 40/50% di persone che non vanno più a votare – lo strapotere dei burocrati mai votati da nessuno (vedi la UE) – i referendum volti a dare più potere agli esecutivi, e via andando, diventa di fatto un potere dittatoriale travestito da  democrzia.