lunedì 27 gennaio 2020

Una democrazia “a numero chiuso”

Pubblicato il 22 gen 2020

di Giovanni Russo Spena -
La decisione della Corte Costituzionale la quale ha giudicato inammissibile la richiesta di referendum proposto dalla Lega per trasformare in direzione completamente maggioritaria la legge elettorale è importante anche perché è una rimessa in discussione delle strategie e dei comportamenti dei singoli attori del sistema politico. Innanzitutto abbiamo la conferma , con mutamento di strategia rispetto alla tradizionale strategia leghista ( chi ricorda il “porcellum” di Calderoli?), che oggi le destre sovraniste / nazionaliste sono protagoniste di una pericolosa involuzione ultramaggioritaria e plebiscitaria. Non accettano il sistema democratico/costituzionale. Magistratura, presidenza della Repubblica e, ora, dopo la decisione che dichiara inammissibile la proposta referendaria, anche la Corte Costituzionale, diventano “sacche di resistenza del vecchio sistema”.

La recente escalation militare in Medio oriente ha fatto sorridere i mercati azionari del comparto della “difesa”.

La recente escalation militare in Medio oriente ha fatto sorridere i mercati azionari del comparto della “difesa”. Un po’ come quei due costruttori che se la ridevano al telefono per il terremoto in Abruzzo. Non è una novità del resto: le armi sono un prodotto e come tutti i prodotti, perché il profitto si realizzi, devono essere comprati, consumati e possibilmente ricomprati. La guerra è il mercato di questo settore.
In una lunga intervista rilasciata a Rivista Italiana Difesa lo scorso dicembre l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo ha detto chiaramente che la stessa Leonardo è “prima di tutto uno strumento della politica internazionale dell’Italia” poiché il suo settore di business “riguarda direttamente i rapporti di alto livello con gli altri Stati”.
Se consideriamo che i maggiori clienti di questa azienda sono Stati uniti, Turchia e le monarchie petrolifere del Golfo comprendiamo bene anche il senso profondo delle parole dell’amministratore delegato: l’industria bellica non è soltanto uno “strumento”, ma il faro della politica estera e della “difesa” italiana.

L’Italia non è una rampa di lancio

Gli Stati Uniti stanno utilizzando il nostro territorio come tappa di un ponte aero-navale per uomini e mezzi, come deposito di materiale bellico (anche nucleare) e come snodo strategico delle comunicazioni satellitari.
Da Aviano e Vicenza passando per Pisa, Livorno, Napoli, Sigonella e Niscemi, tutto il Paese è coinvolto nel nuovo conflitto che si sta preparando con l’Iran…
Perché?
-Perché l’Italia è oggi il 5° avamposto militare statunitense a livello globale.
-Perché dal 1954 la presenza delle basi statunitensi è coperta da segreto di Stato.  L’Italia è un Paese a sovranità limitata.
-Perché la politica estera italiana continua ad essere al servizio di quella degli Stati Uniti e della Nato.

L’Italia è un Paese in guerra da almeno trent’anni senza che mai abbia subito minacce o attacchi da nessuno.
ORA BASTA !

chiediamo patrimoniale e più tasse per i ricchi

I dati del rapporto Oxfam gridano vendetta. In Italia l’1% più ricco detiene quanto il 70% della popolazione.
Tre persone hanno più soldi del 10% degli italiani. E ovviamente non si può contare l’enorme quantità di ricchezza accumulata off shore nei paradisi fiscali.
L’Italia uno dei Paesi più ingiusti con l’1% della popolazione che ha il 70% delle ricchezze. Negli ultimi 20 anni i più ricchi in Italia hanno incrementato i patrimoni del 7,6%. Il 50% dei più poveri ha perso il 36%. Oltre il 30% dei giovani sono sotto gli 800 euro lordi al mese.
Queste sono le conseguenze delle politiche neoliberiste perseguite dai governi di centrodestra e centrosinistra in Italia e in UE.

Le pensioni di nonni e genitori rendono sostenibile il precariato di figli e nipoti

Istat. Le pensioni sono il primo reddito per 7,4 milioni di famiglie italiane. Da ricordare quando scatterà la prossima geremiade contro l’«apartheid» dei precari. Non sono i «vecchi» ad avercela con i «giovani». Sono entrambi sfruttati in una guerra che mantiene tutti in povertà. Non è una guerra tra generazioni. È il saccheggio di tutte le generazioni operato dal capitalismo oggi
Il Welfare più arretrato, disfunzionale e ingiusto d’Europa si regge grazie ai pensionati. La crisi sociale acutissima prodotta dal precariato strutturale di massa nell’ultimo trentennio è sostenibile solo grazie all’integrazione al reddito garantita dai genitori e dai nonni che mettono a disposizione l’assegno mensile e le varie forme di rendita accumulate nel corso di una vita di lavoro di una o più generazioni per sostenere figli e nipoti che vivono nell’economia dei «lavoretti».

la resistenza continua

«Il fatto è che la Resistenza non è finita, che la lotta di liberazione non si è conclusa con l’abbattimento del regime fascista. Non si è ancora attuata quella società nuova, più giusta e più a misura d’uomo, per la quale i partigiani hanno combattuto e sono morti. Non possiamo ancora deporre le armi». È un breve ma incisivo e lungimirante frammento de «La memoria più lunga», un’intervista di Vera Maone (fotografa e giornalista) a Vera Lombardi (Napoli 11 aprile 1904 – 26 ottobre 1995), pubblicata nel fascicolo ‘Ricordate quel 25 aprile?’, allegato a il manifesto nel 1995, anno in cui ricorreva il cinquantenario della Liberazione dal regime nazi-fascista. Dieci inserti per raccontare la lunga storia dimenticata della guerra e della Resistenza antifascista dal 1936 al 1945; un’iniziativa atta a tenere viva la memoria per le future generazioni. Detto ciò, appare evidente che la testimonianza/pensiero della Lombardi, simbolo attivo e coerente della Sinistra, risulti essere attuale, visti i tempi che stiamo vivendo, dove razzismo, fascismo, sovranismo imperversano nel nostro Paese e in Europa.

No alla TAV in Val di Susa, No all’arresto di Nicoletta Dosio

La Presidenza del Partito della Sinistra Europea esprime ferma riprovazione per l’arresto della compagna Nicoletta Dosio, storica esponente NOTAV della Valsusa in Italia, per aver partecipato a una manifestazione dimostrativa, pacifica contro la realizzazione della linea di alta velocità Torino -Lione nel lontano 2012.
Sono centinaia e centinaia le persone che nel corso degli anni sono state a vario titolo denunciate, arrestate, sottoposte a provvedimenti restrittivi per aver partecipato a momenti di protesta contro una tratta di AV inutile, costosissima oltre che ad altissimo impatto ambientale. Una strategia repressiva che ha superato ogni parvenza di liceità e cercato di trasformare una questione politica in un problema di ordine pubblico. Una strategia repressiva che ha trasformato il progetto di realizzazione di una mega opera, motivata da stime e previsioni di traffico infondate, in una impresa economica e militare di sottomissione violenta di un intero territorio.
Nel condividere le ragioni che nella giornata di oggi porteranno in piazza a Torino decine di migliaia di persone a protestare contro l’arresto di Nicoletta Dosio e di altri attivisti NOTAV, la Presidenza del Partito della Sinistra Europea si impegna a portare avanti in tutte le sedi un’azione volta alla rimessa in libertà di tutti i NOTAV ingiustamente arrestati. Si impegna altresì nel portare avanti un’azione a livello europeo di messa in discussione dell’intero progetto di AV Torino Lione a favore di un progetto di modernizzazione e velocizzazione della tratta ferroviaria già in essere tra Torino e Lione.

Per il Partito della Sinistra Europea
Heinz Bierbaum – Presidente
Paolo Ferrero – Vicepresidente

Facciamo come in Francia. Al lavoro per un’alternativa sociale e politica

Il documento approvato dalla direzione nazionale del partito domenica 19 gennaio:

La direzione nazionale del PRC esprime soddisfazione per il risultato del 2×1000 e il più sincero ringraziamento a tutte le cittadine e i cittadini che hanno confermato il proprio sostegno al nostro partito e alle compagne e i compagni che hanno lavorato anche nel 2019 per conseguirlo. Un dato che ci colloca nel numero dei sostenitori al di sopra di partiti che sono in parlamento e godono di ben altra visibilità. E’ un dato che ci incoraggia e ci impone di rilanciare la nostra iniziativa politica.
I drammatici eventi sul piano internazionale determinati dalle azioni terroristiche dell’amministrazione Trump ci impongono innanzitutto il massimo impegno nella mobilitazione contro la guerra e per la rinascita di un movimento per la pace e il disarmo.
L’ultimo rapporto Istat con il dato di 7,4 milioni di famiglie che hanno come principale fonte di reddito le pensioni di genitori e nonni conferma la necessità di rimettere al centro il conflitto di classe e di una piattaforma di svolta rispetto alle politiche neoliberiste che hanno impoverito la società e precarizzato il lavoro.

In Francia stanno scioperando anche per noi: sosteniamoli!


In Francia stanno scioperando anche per noi: sosteniamoli!

Pensioni: Rifondazione Comunista lancia campagna di solidarietà concreta con scioperanti francesi

Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea lancia un appello alla solidarietà concreta con i lavoratori francesi.

Invitiamo a fare versamenti alla cassa di solidarietà della CGT: IBAN FR76 4255 9100 0008 0028 5960 774 con la causale “Solidarietà italiana con i lavoratori francesi”.

Invitiamo a far circolare questo messaggio di solidarietà in tutti i luoghi di lavoro e nelle reti sociali e che altre/i si attivino a sostegno di una lotta che sta restituendo dignità e fiducia nelle proprie forze alla classe lavoratrice di tutta Europa.

giovedì 2 gennaio 2020

Arrestata Nicoletta Dosio, professoressa coraggiosa che si era opposta ai lavori della TAV in Val di Susa

Arrestata Nicoletta Dosio, professoressa coraggiosa che si era opposta ai lavori della TAV in Val di Susa
Nel pomeriggio di oggi 30 dicembre 2019, era arrivata la notifica che sospendeva le misure alternative al carcere per Nicoletta Dosio. Con la notifica, perché venisse eseguito l’arresto, ogni momento era buono, di fatti i carabinieri non si sono fatti attendere; poche ore dopo sono andati a prelevare Nicoletta dalla sua abitazione.

La macchina dove si trovava Nicoletta era stata inizialmente bloccata da diversi cittadini di Bussoleno accorsi in strada alla spicciolata hanno tentato invano di opporsi coi loro stessi corpi al passaggio dell’auto dei carabinieri con Nicoletta a bordo.
La revoca delle misure cautelari con l’arresto di Nicoletta seguito a distanza di poche ore, è arrivato durante i giorni di festa,

Libertà per Nicoletta Dosio e tutti gli attivisti NoTav. Mobilitiamoci

Libertà per Nicoletta Dosio e tutti gli attivisti NoTav. Mobilitiamoci
Ingiustificabile la decisione di revocare la sospensione dell’ordine di carcerazione a Nicoletta che, ricordiamo, non ha chiesto nessuna misura alternativa al carcere.  La Procura Generale di Torino ancora una volta dà dimostrazione dell’ossessione repressiva contro il movimento NoTav.   
Nicoletta a 73 anni è stata condannata lo scorso novembre insieme ad altri 12 compagni per una manifestazione di protesta pacifica davanti a un casello autostradale del 2012. Una professoressa di greco e latino della Val di Susa è considerata talmente pericolosa da revocare la sospensione dell’esecuzione di una condanna già palesemente abnorme. Chi conosce Nicoletta, e siamo in tante/i, sa bene che affronta anche questa prova con serenità e determinazione. Ma non per questo possiamo accettare questo arresto insensato.

No alle bombe nucleari Usa In Italia! A quelle nuove e a quelle vecchie

No alle bombe nucleari Usa In Italia! A quelle nuove e a quelle vecchie
Le 50 bombe nucleari statunitensi stoccate nella base di Incirlik in Turchia dovrebbero essere trasferite ad Aviano nella omonima base aerea e immagazzinate insieme agli ordigni già presenti. Era una notizia già trapelata e rilanciata da Bloomberg che riporta dichiarazioni del generale in pensione Charles Chuck Wald che parla chiaramente di “urgente bisogno di ricollocazione”.

L’Italia è già il paese europeo con più armi nucleari americane e ben due basi. Con lo stoccaggio di quasi un centinaio di bombe nucleari la base aerea di Aviano (e con essa l’Italia) diventerebbe la prima in Europa per numero di ordigni nucleari custoditi. Una palese contraddizione rispetto all’articolo 11 della Costituzione recita “L’Italia ripudia la guerra” e la nostra adesione al trattato di non proliferazione nucleare (TPN).

Spontaneismo dei movimenti e direzione consapevole


Spontaneismo dei movimenti e direzione consapevole


di Alba Vastano *

Riflettori puntati sui nuovi movimenti e i loro leader. Generalmente sono giovani, a volte giovanissimi, talvolta adolescenti. Alcuni poco sorridenti, altri con il sorriso permanente. Tutti conquistano folle immense. Chi per la carica inusuale nell’affrontare i potenti della terra, altri perché sorridono e invitano alla gentilezza e alla pace affermando che violenza fisica e verbale devono essere equiparate (ndr, questa ce la devono spiegare meglio), chi difende l’ambiente con la rabbia fra i denti, chi ha il coraggio di contrastare il dl sicurezza salviniano e apre i porti, fregandosene dell’out di un reazionario, chi contrasta la violenza di genere. La loro intraprendenza merita sicuramente considerazione. La loro improvvisa notorietà e i messaggi che in breve diventano virali meritano un’analisi accurata.