Occupazione, la droga degli
incentivi
Da marzo a
novembre gli occupati a tempo indeterminato sono aumentati di 37 mila unità: il
Jobs Act insieme agli sgravi fa in 8 mesi poco più di quanto non abbiano fatto
gli sgravi da soli tra gennaio e febbraio.
Il tasso di
disoccupazione a novembre segna una riduzione dello 0.2% rispetto ad ottobre,
attestandosi al 11.3%, dato non compensato dalla fuga dal mercato del lavoro
rappresentata dall’aumento del tasso di inattività. Il tasso di occupazione
rimane stabile intorno al 56.4%, tra i più bassi d’Europa.
I dati relativi
alla rilevazione sulle Forze di Lavoro, pubblicati ieri dall’Istat, non
presentano rilevanti novità: il numero di occupati aumenta su ottobre di 36
mila unità, dovuto esclusivamente alla componente femminile, mentre
diminuiscono i disoccupati (-48 mila) e minimamente gli inattivi (-4 mila):
sono soprattutto le donne che si riattivano sul mercato del lavoro, mentre il
numero di inattivi tra gli uomini aumenta di 31mila unità.
L’unica novità del
mese di novembre pare essere l’aumento mensile di 40.000 occupati a tempo
indeterminato – o stabilmente precari nel caso di contratti a tutele crescenti.