venerdì 15 gennaio 2016

Occupazione, la droga degli incentivi



Occupazione, la droga degli incentivi

Da marzo a novembre gli occupati a tempo indeterminato sono aumentati di 37 mila unità: il Jobs Act insieme agli sgravi fa in 8 mesi poco più di quanto non abbiano fatto gli sgravi da soli tra gennaio e febbraio.

Il tasso di disoccupazione a novembre segna una riduzione dello 0.2% rispetto ad ottobre, attestandosi al 11.3%, dato non compensato dalla fuga dal mercato del lavoro rappresentata dall’aumento del tasso di inattività. Il tasso di occupazione rimane stabile intorno al 56.4%, tra i più bassi d’Europa.

I dati relativi alla rilevazione sulle Forze di Lavoro, pubblicati ieri dall’Istat, non presentano rilevanti novità: il numero di occupati aumenta su ottobre di 36 mila unità, dovuto esclusivamente alla componente femminile, mentre diminuiscono i disoccupati (-48 mila) e minimamente gli inattivi (-4 mila): sono soprattutto le donne che si riattivano sul mercato del lavoro, mentre il numero di inattivi tra gli uomini aumenta di 31mila unità.
L’unica novità del mese di novembre pare essere l’aumento mensile di 40.000 occupati a tempo indeterminato – o stabilmente precari nel caso di contratti a tutele crescenti.

Giardino dei Giusti aggiornamenti e Gazebo all'Iper Portello



Di seguito due comunicati  inerenti la zona Portello e dintorni

GIARDINO DEI GIUSTI  - RICORSO AL TAR
Comunicato dell'Avv. Ribolzi di martedì 12 gennaio: ogni decisione è rinviata a dopo le elezioni comunali.

“Comunico che stamane, d’accordo con le controparti e con il Collegio, è stato deciso il rinvio al merito della causa, senza discussione della sospensiva, con l’impegno (verbalizzato in udienza) da parte di associazione Giardino dei Giusti a non iniziare i lavori.
Il Presidente ha inviato gli avvocati a presentare un’apposita istanza in tal senso, anticipandoci che l’udienza potrebbe essere fissata o subito prima o subito dopo le ferie estive.
Cordiali saluti.
Ettore Ribolzi”

OCCHIO AL PORTELLO E DINTORNI
Ieri abbiamo combattuto contro lo STADIO AL PORTELLO e abbiamo vinto, oggi, alcuni di noi, appoggiano il programma di CORRADO PASSERA SINDACO (Lista civica) fiduciosi che, per le nuove scelte di Milano, i cittadini contino sempre di più.
Venga a trovarci: può essere l’occasione per esporre i problemi del suo quartiere e per conoscere il Candidato e il suo programma!
domenica 17 gennaio dalle 11 alle 17 al gazebo presso IPER PORTELLO
Alda Damiani e Francesco Pappalettera
(cell. 3292035333 , e-mail: Occhioalportello@gmail.com)

giovedì 14 gennaio 2016

Amministrative, Ferrero: «Con Sala e Ghigo nasce il Partito della Nazione: la sinistra deve unirsi fuori e contro il Pd!»



Amministrative, Ferrero: «Con Sala e Ghigo nasce il Partito della Nazione: la sinistra deve unirsi fuori e contro il Pd!»

Pubblicato il 13 gen 2016
Paolo Ferrero -

Le elezioni amministrative stanno assumendo un valore costituente per il Partito della Nazione: dopo la candidatura di Sala arriva infatti l’endorsement di Ghigo a Torino. Come tutte le vere operazioni politiche la nascita del Partito della nazione avviene sottotraccia, quasi come un fenomeno naturale, con un Renzi defilato per non svegliare la dormiente minoranza interna nel PD.

Le elezioni amministrative stanno quindi diventando con ogni evidenza una cartina di tornasole per la trasformazione del PD in Partito della Nazione e questo fatto non può essere ignorato a sinistra: non si può essere contro il partito della Nazione a livello nazionale e a favore a Milano! Per questo Rifondazione Comunista è impegnata a costruire liste unitarie di sinistra alternative al PD in tutte le grandi città, Milano compresa».
13 gennaio 2016

"Il 16 gennaio torniamo in piazza contro la guerra infinita". Intervento di Giorgio Cremaschi



"Il 16 gennaio torniamo in piazza contro la guerra infinita". Intervento di Giorgio Cremaschi

 Nella notte tra il 16 e 17 gennaio del 1991 le prime bombe e i primi missili della NATO e degli USA cadevano sull'Iraq. Era la prima guerra del Golfo, che avrebbe dato il via ad una guerra infinita, che come un fiume carsico a volte è parsa inabissarsi, soprattutto nell'attenzione delle varie opinioni pubbliche, per poi riemergere all'improvviso più ampia e devastante di prima.
Due antefatti avevano preparato l'intervento militare del 1991. Negli anni '80 Il conflitto in Afghanistan aveva schiantato l'Unione Sovietica mentre gli USA avevano armato il fondamentalismo islamico armato dei talebani e di Bin Laden.

Sul G8 di Genova l’indecenza del governo, la miseria del parlamento



Sul G8 di Genova l’indecenza del governo, la miseria del parlamento

di Lorenzo Guadagnucci 

Nell’epoca in cui tutto, ma proprio tutto, è mercato, succede che il governo italiano decida che 45 mila euro a testa siano il prezzo da pagare per limitare (poiché evitare non si può) una bruttissima figura politica sullo scenario internazionale.

La materia è fra le più spiacevoli, giacché si parla di tortura e dell’incapacità dello stato italiano di garantire il rispetto dei diritti fondamentali e un equo corso della giustizia quando questi siano stati violati. Ossia ciò che sta scritto nella sentenza del 7 aprile 2015 dalla Corte europea per i diritti umani sul caso «Cestaro vs Italia» in merito alla violenta «perquisizione» della scuola Diaz nel luglio 2001.

Energia, firme false e contratti truffa: Enel deve risarcire utente



Energia, firme false e contratti truffa: Enel deve risarcire utente

Ancora storie di contratti truffa e firme false nel settore dell’energia elettrica. Ma questa volta c’è un lieto fine: grazie all’intervento del Movimento Difesa del Cittadino, il Tribunale di Benevento ha condannato Enel Energia a risarcire un cittadino. Francesco Luongo (MDC) commenta: “La sentenza smentisce anche l’Autorità dell’Energia chiarendo finalmente che i cittadini non devono pagare nulla in caso di forniture non richieste e devono vedersi restituito quanto illegittimamente pagato”.

Una firma falsa su un contratto energetico impedisce al gestore di chiedere il pagamento delle fatture relative a quel contratto: questo è quanto stabilito dal Tribunale Civile di Benevento che, respingendo l’appello di Enel Energia, ha confermato la Sentenza del Giudice di Pace e condannato la società, e le agenzie da essa incaricate dei contratti, alla restituzione di quanto pagato da un utente difeso dai legali del Movimento Difesa del Cittadino. La sentenza ha confermato non solo la falsità della firma apposta sul contratto, ma anche l’espressa contrarietà dell’utente che, appena scoperta la cosa, ha inoltrato un reclamo alla società.

"Referendum, la posta in gioco è la qualità della democrazia".



"Referendum, la posta in gioco è la qualità della democrazia".


 Intervento di Franco Astengo

L’esito della votazione alla Camera dei Deputati sul DDL Boschi relativo alle cosiddette riforme costituzionali (quelle definite dal senatore Besostri “deformazioni costituzionali”) apre la strada al referendum confermativo, del resto invocato dallo stesso Presidente del Consiglio in termini ultimativi: anzi ponendo la sua stessa carriera politica sul crinale dell’esito del voto popolare.

Il referendum dovrebbe svolgersi con ogni probabilità nel prossimo autunno.
Il “NO” (trattandosi di referendum confermativo il NO vorrà proprio dire NO, contrariamente a quanto avviene nel referendum abrogativo laddove il “SI’” risulta come affermazione negativa) sarà rappresentato da varie posizioni politiche ma è evidente come la più importante fra queste sarà quella costituita dai costituzionalisti che, nel corso di questi anni, hanno impegnato una battaglia per la difesa dei termini fondamentali della Costituzione Repubblicana.

Il no del referendum vale doppio: la sconfitta di Renzi e dei diktat europei



Riforme, Ferrero: «Il no del referendum vale doppio: la sconfitta di Renzi e dei diktat europei»

di Paolo Ferrero -
Renzi cerca di trasformare il referendum sulle manomissioni della Costituzione in un plebiscito per ottenere pieni poteri. Il No al referendum vale doppio perché è un voto per sconfiggere Renzi e i dictat europei che guidano le sue politiche. Non a caso l’odierma manomissione della Costituzione – che segue lo stravolgimento dato dall’introduzione del pareggio di bilancio – è uno dei capitoli delle “riforme” volute dall’Europa, come il Jobs act, il taglio del welfare e la riduzione delle tasse ai ricchi. Renzi parla contro le politiche europee ma nella sua azione di governo le applica in modo millimetrico: il NO nel referendum per sconfiggere l’uno e le altre. Per questo serve una straordinaria mobilitazione popolare: per battere Renzi e la Merkel.

Ddl Riforme Attacco alla Costituzione sotto dettatura di Bruxelles.



Ddl Riforme, Ferrero: «Attacco alla Costituzione sotto dettatura di Bruxelles. Il NO del referendum ora per riscrivere una Costituzione antiliberista, come fatto in Islanda»

di Paolo Ferrero -
Il sì della Camera al ddl per le riforme costituzionali è un attacco alla Costituzione nata dalla Resistenza. Invece di rovesciare le politiche europee, il governo italiano e il PD si accomodano a trasformare la Costituzione in senso più compatibile con i dettami neoliberisti di Bruxelles che, con ogni evidenza, condividono. Ora, il Comitato per il NO e con tutte le forze, i movimenti, i cittadini che hanno a cuore la democrazia ci batteremo per il referendum e per un NO che riscriva una Costituzione antiliberista, come ha fatto il popolo islandese. La manomissione odierna infatti si accompagna al criminale inserimento del Pareggio di Bilancio in Costituzione, che ha stravolto la Costituzione italiana che era non solo democratica ed antifascista ma anche antiliberista.

Rilanciare il processo di costruzione del soggetto unitario della sinistra e rafforzare il partito



Rilanciare il processo di costruzione del soggetto unitario della sinistra e rafforzare il partito
Pubblicato il 11 gen 2016

Documento approvato dalla Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista del 10/1/2016 -

Il processo di costruzione del un soggetto unitario della sinistra ha subito una battuta d’arresto. Questa è dovuta alla scelta di SEL/Sinistra Italiana di anteporre e contrapporre la costruzione di un nuovo partito della sinistra a quella del soggetto unitario della sinistra antiliberista.

Questa scelta di costruire il proprio partito invece del processo unitario non ha evidentemente solo un risvolto organizzativo ma anche politico nella riproposizione di una definizione ambigua sul piano della collocazione europea così come su quello nazionale: le vicende legate alle elezioni amministrative, in cui spicca il caso milanese e recenti prese di posizione di SEL che, al fine di riconsiderare la propria collocazione in merito alle elezioni amministrative apre un’interlocuzione nazionale con il governo, ne sono una testimonianza chiara.

Smart Jobs, il fratello più perfido del Jobs act



Smart Jobs, il fratello più perfido del Jobs act

Negli uffici, quelli più alla moda, circola una parola, smart, che fa tanto figo. Se ti dicono che sei “smart” è un complimento, vuol dire che sei abile, veloce. Se a questo termine aggiungete la parola “working” il tutto diventa meno figo.

 Non c’è una traduzione esatta, comunque al ministero del Lavoro ne hanno trovata una, “lavoro agile”, un modo nuovo per rottamare il contratto nazionale di lavoro, chiodo fisso di Renzi Matteo. Proprio mentre Cgil, Cisl, Uil stanno mettendo a punto un nuovo sistema di relazioni industriali fondato sulla contrattazione a partire da quella nazionale, partecipazione e regole, il premier stringe i tempi per una nuova tappa che si aggiunge al Jobs act, il “lavoro agile” per colpire ancora i diritti dei lavoratori.