lunedì 8 maggio 2017

"L'Italia, una repubblica fondata sul lavoro. E allora perché il presidente non è un'operaio?"



"L'Italia, una repubblica fondata sul lavoro. E allora perché il presidente non è un'operaio?". Un breve e illuminante scritto di Ivar Oddone

Gianni Marchetto, ex operaio Fiat, sindacalista della Fiom, oggi ricercatore sociale e blogger, ci ha inviato questa lucida e sintetica, e aggiungerei illuminante, riflessione di Ivar Oddone su lavoro e costituzione. 

1° MAGGIO - Art. 1 L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Punto. Che cosa vuol dire?
1. E' una domanda sul fatto che la società italiana attuale deve far rispettare l’art.1?
2. Che cosa chiede e a chi di fare rispetto a quell’articolo?
3. Votare per chi sostiene Marchionne è compatibile con l’articolo 1 della costituzione italiana?
4. Quale tipo di società è compatibile con l’articolo 1?

Effetto Jobs Act: i disoccupati over 50 superano gli under 24



Effetto Jobs Act: i disoccupati over 50 superano gli under 24
Governo (Poletti) e Pd (Renzi) celebrano per l’aumento dell’occupazione giovanile. Cgil: «Gli scostamenti decimali non incidono sulla stagnazione del mercato». Continua il crollo delle partite Iva e la crisi tra i lavoratori 35-49enni
A marzo i disoccupati con più di 50 anni hanno superato il numero dei disoccupati giovani tra i 15 e i 24 anni. In questo mese i primi erano 567 mila a fronte dei 524 mila tra chi ha meno di 25 anni. Tra febbraio e marzo 2017 i disoccupati «anziani» sono aumentati di 59 mila unità, 103 mila in più rispetto a marzo 2016. Ciò ha portato il tasso di disoccupazione ad aumentare al 6,7%, il livello più alto da novembre 2014 in questa fascia di età. Per l’Istat è la prima volta che accade dall’inizio delle serie storiche mensili (2004). Nelle classifiche del lavoro precarizzato e povero in Italia, questo storico sorpasso sembra essere dovuto principalmente alla fine della mobilità e alla riduzione temporale degli ammortizzatori sociali decisi dal Jobs Act

"La invisibile forza lavoro negli appalti"



"La invisibile forza lavoro negli appalti". Il domenicale di Controlacrisi, a cura di Federico Giusti
Una recente sentenza a tutela delle lavoratrici e i lavoratori nei cambi di appalto.
Lo scorso 28 aprile 2017, il Tribunale di Padova ha emesso una ordinanza importante a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori ed applica nella fattispecie l'art. 29 comma 3 dlgs 276/2003 come modificato dalla legge 122/2016, secondo cui l'assunzione di personale in occasione del cambio di appalto può configurare un trasferimento di azienda o ramo di azienda. In caso di trasferimento di azienda, l'art. 2112 codice civile impone il passaggio ope legis del personale da cedente a cessionario con conservazione dei diritti (quindi niente trattative al ribasso per intenderci).
Si può configurare trasferimento di azienda anche nel cambio di appalto che si realizzi mediante la mera assunzione di personale prescindendo dall'acquisizione di mezzi ove tale contingente di personale sia stabilmente organizzato e dotato di specifiche abilità e mantenga, con il cambio di appalto, la sua consistenza e attitudine a produrre determinati beni e servizi.

mercoledì 3 maggio 2017

«Il Pd è come Forza Italia. Sono crollati tutti i riferimenti»



«Il Pd è come Forza Italia. Sono crollati tutti i riferimenti». Parla Maurizio Acerbo, nuovo segretario di Rif. Com.

Pubblicato il 26 apr 2017
di Francesco Postorino 
Come giustificare un’intervista politica all’interno di una rubrica essenzialmente filosofica che si occupa di modernità, nichilismo e morte di dio? In un certo senso giunge in mio soccorso il nuovo segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, il quale lascia intendere in poche battute che il Partito democratico è l’esito di un processo degenerativo fondato sul nulla.

Il riformismo postmoderno, infatti, ha smarrito la bussola, ha ucciso i principi, e realizza di continuo politiche suicide o depressive a scapito degli ultimi, dei senza nome, di chi subisce gli effetti nocivi del turbo-capitalismo. I campioni della competitività e i molteplici adulatori della Third Way hanno voltato le spalle ai protagonisti del disagio. Servirebbe pertanto una sinistra degna del nome, che torni ai fondamentali e ricominci a parlare di giustizia sociale, di libertà autentiche e di spirito di emancipazione. Adesso ascoltiamo lui.

"E dal funanbolismo delle primarie del Pd nasce la nuova Democrazia Cristiana"



"E dal funanbolismo delle primarie del Pd nasce la nuova Democrazia Cristiana". 

Sono stati appena comunicati i dati ufficiali riguardante l’elezione diretta del segretario PD ( denominazione corretta per il tipo di elezione svolta in luogo di quella di inesistenti “primarie”).
E’ il caso allora di svolgere alcune prime valutazioni sulla base dei numeri assoluti, in attesa di conoscere i dati suddivisi per aree geografiche e quindi di analizzare scostamenti importanti rispetto alle diverse zone d’influenza di un partito che molto di recente ha subito una scissione da parte di “storici” dirigenti della sinistra italiana.